lunedì 28 Luglio 2025
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Alba di Gratitudine: Un Rito per Nonni e Nipoti a Margherita di Savoia

Un’alba di speranza e gratitudine si dipana sulla battigia di Margherita di Savoia, nel cuore del Barese, un rito divenuto un’intima tradizione che celebra il legame generazionale e la forza silenziosa degli anziani.

Mentre il sole, timido, dissolve le ombre della notte, una melodia sussurrata dalle corde di una chitarra introduce una preghiera che si eleva dal mare.

Non una semplice invocazione, ma un atto di riconoscimento verso coloro che, nel tessuto familiare, incarnano la stabilità e l’amore incondizionato: i nonni, custodi della memoria e angeli custodi dei nipoti.

L’iniziativa, frutto dell’intuizione pastorale di don Michele Schiavone, parroco di San Pio, si colloca strategicamente all’alba, un momento di quiete e raccoglimento che contrasta con la calura estiva.

Questa scelta non è casuale; l’alba è simbolo di rinascita, di speranza, un invito a riscoprire il valore intrinseco del legame tra le generazioni.

La spiaggia, trasformata in un luogo sacro, con le sedie da mare che fungono da umili banchi, accoglie la comunità in abiti estivi, un’immagine di semplicità e autenticità.
La benedizione non si limita a una preghiera formale; è un gesto concreto di vicinanza e apprezzamento verso coloro che, con pazienza e dedizione, supportano le famiglie e nutrono i nipoti con affetto.
Don Michele, con il suo carisma e la sua vicinanza, aggiunge un tocco di convivialità offrendo una ricca colazione a tutti i presenti, un simbolo di accoglienza e condivisione.

Ogni anno, la partecipazione cresce, accogliendo persone provenienti dalle zone limitrofe, un segno tangibile dell’importanza di questo rito che rafforza il senso di comunità e celebra il ruolo fondamentale degli anziani come depositari della storia familiare e pilastri dell’identità culturale.

La presenza dei nonni con i loro nipoti è particolarmente commovente, testimoniando la trasmissione di valori e tradizioni da una generazione all’altra.

Quest’anno, la preghiera si arricchisce di un’ulteriore dimensione di speranza.

Don Michele, con sensibilità e attenzione, ha voluto includere nell’invocazione coloro che desiderano ardentemente diventare genitori, ma che affrontano il dolore dell’infertilità.
Un gesto di conforto e di fede, rivolto a chi porta nel cuore il sogno di una famiglia, chiedendo l’intercessione di Gioacchino e Anna, figure di genitori esemplari, affinché possano realizzare il desiderio più profondo della vita.
La preghiera si eleva, non solo per ringraziare per i doni ricevuti, ma anche per chiedere conforto e speranza a chi anela alla gioia della genitorialità, tessendo una rete di solidarietà e di fede che avvolge l’intera comunità.

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