Giffoni: Un’Eredità di Visione e Speranza Affida il Testimone al FuturoUn cielo di grigio tenue accompagna il commiato di Claudio Gubitosi, l’uomo che ha incarnato per 55 anni l’anima pulsante del Giffoni Film Fest.
Un addio carico di emozione, ma anche di profonda serenità, celebrato al termine di un’edizione che ha infranto ogni record, consolidando il festival come un fenomeno culturale di portata globale.
I numeri parlano chiaro: un’onda di coinvolgimento che ha superato i 900 milioni di persone nel mondo, con una presenza massiccia sui social media e un’attenzione mediatica senza precedenti, testimonianza del potere di un’iniziativa nata da una visione audace.
Ma al di là delle statistiche, è il racconto di un uomo che ha dedicato la sua vita a un progetto che va ben oltre il cinema, a toccare le corde più profonde dell’animo umano.
Il messaggio che emerge dagli incontri con i giovani giurati, il loro sincero desiderio di non lasciarlo andare, riflette l’importanza cruciale che il festival riveste nella loro crescita e nella loro formazione.
“Non abbandonerete,” un appello che risuona come un monito e un incoraggiamento per coloro che raccoglieranno il testimone.
Il passaggio di consegne a Jacopo Gubitosi, direttore generale, e Luca Apolito, direttore artistico, non segna una fine, ma l’inizio di una nuova fase.
Un’eredità complessa e stimolante, che si alimenta di un profondo senso di responsabilità e di un amore incondizionato per il cinema e per i giovani.
La trasformazione imminente in Fondazione consolida questo impegno, proiettando il Giffoni verso un futuro di crescita sostenibile e di maggiore impatto sociale.
La parola chiave pronunciata da Gubitosi è “poesia”.
Un elemento essenziale per preservare l’unicità di Giffoni, la sua capacità di emozionare e di ispirare, di guardare oltre la superficie e di cogliere la bellezza nascosta nelle storie.
Senza poesia, senza quella capacità di sognare e di immaginare, qualsiasi progetto rischia di perdere la sua anima e di affondare nella banalità.
Jacopo Gubitosi, con un misto di emozione e orgoglio, sottolinea l’impegno profuso per soddisfare le aspettative dei giovani, riconoscendo il loro ruolo cruciale nel successo del festival.
Luca Apolito, con sguardo appassionato, evoca il senso di “innamoramento” che lega chiunque si avvicini a Giffoni, una comunità vibrante e in continua evoluzione, un flusso continuo di storie che si intrecciano e si trasformano.
La visione di Giffoni si proietta verso il futuro, guardando con speranza alle nuove generazioni, rifiutando pregiudizi e accogliendo il cambiamento come un’opportunità di crescita.
La giovane età dei protagonisti non deve essere vista come un limite, ma come una fonte di energia e di creatività, una guida per navigare le sfide del futuro.
Il presidente Pietro Rinaldi, con commozione, riassume l’essenza di Giffoni: un luogo di identità, di cultura, di speranza.
Un’idea che non può morire, un faro che illumina il cammino di migliaia di giovani e di professionisti appassionati.
Un’eredità preziosa che si affida al futuro, con la promessa di continuare a ispirare e a emozionare, un passo alla volta, verso un mondo più umano e consapevole.
La casa per migliaia di giovani, un punto di riferimento culturale e un motore di cambiamento sociale.