sabato 2 Agosto 2025
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Diego De Silva vince il Premio Viareggio-Rèpaci

Il prestigioso Premio Letterario Viareggio-Rèpaci, giunto alla sua novantaseiesima edizione, ha incoronato Diego De Silva con il romanzo “I titoli di coda di una vita insieme” (Einaudi), consacrando un autore che ha saputo intagliare un percorso letterario significativo.
La cerimonia, vibrante di significato e tradizione, si è svolta nella suggestiva cornice di piazza Mazzini, con il presidente della giuria, Paolo Mieli, a comunicare l’esito del verdetto.
De Silva, rievocando il proprio esordio come finalista nel 2001, ha espresso un’emozione palpabile, ben lontana da una presunta consuetudine che l’esperienza avrebbe potuto infondere.

“Sono passati venticinque anni e quattordici libri,” ha dichiarato, “ma la stessa trepidazione di allora è ancora viva.

” Il premio, per lui, rappresenta un ponte generazionale, un riconoscimento non solo per il romanzo stesso, ma anche per il giovane scrittore che fu, un legame profondo con le proprie radici creative.
“I titoli di coda di una vita insieme”, ha aggiunto, si distingue tra le sue opere per l’intensità emotiva, per il peso del vissuto che lo ha plasmato, diventando una narrazione particolarmente intima e significativa.
Paolo Mieli, sottolineando il valore intrinseco del Premio Viareggio-Rèpaci, ha evidenziato come esso continui a fungere da piattaforma d’incontro tra diverse generazioni di scrittori, linguaggi e prospettive sul mondo.

Questo scambio intergenerazionale, questo dialogo tra visioni differenti, costituisce l’eredità più preziosa da custodire e rinnovare annualmente, proiettando il premio verso il futuro.

L’edizione corrente si è distinta per la straordinaria qualità delle opere presentate, testimonianza di un impegno profondo nella riflessione, di una ricerca stilistica innovativa e di una sensibilità acuta nei confronti delle sfide del nostro tempo.

La cerimonia non si è limitata a celebrare il vincitore della sezione narrativa, ma ha voluto onorare anche i finalisti: Dario Buzzolan con “Baracca e Burattini” (Mondadori) e Massimiliano Governi con “Il pronipote di Salgari” (Baldini e Castoldi), entrambi candidati meritevoli.

Il panorama dei premiati si è arricchito ulteriormente con il riconoscimento a Mariangela Gualtieri per la poesia, con “Ruvido umano” (Einaudi), e a Ernesto Galli della Loggia per la saggistica, con “Una capitale per l’Italia” (Il Mulino).
A completare il quadro, i premi speciali assegnati a Paulina Spiechowicz (premio Internazionale), Alessandra Sardoni (premio Giornalistico) e Sofia Assante (premio Opera prima), testimoniando la ricchezza e la diversità del panorama letterario contemporaneo e l’impegno del premio a valorizzare nuove voci e talenti.

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