lunedì 28 Luglio 2025
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Cagliari, amichevole amara: sconfitta contro l’Hannover e identità in costruzione

La sconfitta contro l’Hannover 96, con un punteggio di due a zero, prosegue un trend preoccupante per il Cagliari nelle amichevoli internazionali, a seguito del precedente confronto con il Galatasaray.

Il match, disputatosi in Germania, ha evidenziato una squadra in fase di transizione, segnata da un’identità ancora in costruzione e da una ricerca di equilibrio che faticano a trovare sbocco.

Il primo tempo si è rivelato un esperimento tattico, una sorta di banco di prova per nuovi schemi e per l’inserimento di elementi inediti.

L’attenzione si è concentrata sull’integrazione di Idrissi, Borrelli e sui giovani Vinciguerra e Pintus, in una fase di valutazione per definire le gerarchie e le prospettive future sulla fascia sinistra.
Tuttavia, l’impressione complessiva è stata quella di una squadra in difficoltà nel contenere la spinta dell’Hannover, incapace di imporre il proprio gioco e costretta a subire la pressione costante degli avversari.

Il vantaggio tedesco è giunto su calcio di rigore, a seguito di un fallo ingenuo in area, mentre un tiro a sproposito ha rischiato di ampliare il divario.
Il secondo tempo ha visto l’inserimento dei giocatori considerati titolari, con un conseguente miglioramento dell’equilibrio e dell’intensità del gioco.

La partita è diventata più combattuta, con il Cagliari che ha sfiorato il pareggio grazie a Luvumbo, solo per poi subire il secondo gol tedesco.
Un gol annullato per fuorigioco del Primavera Trepy ha segnato la fine delle speranze di rimonta.

La squadra di Pisacane appare ancora fortemente legata all’identità dello scorso anno, ma con delle crepe dovute alle partenze di Augello, Makoumbou e Viola, elementi chiave che hanno contribuito a definire l’architettura di gioco.

L’attesa è ora rivolta all’arrivo di Folorunsho, che si sta allenando in solitaria ad Assemini, e al prossimo impegno, sabato, contro il Sant’Etienne, per l’ambito trofeo Gigi Riva, un’occasione importante per testare la condizione fisica e la compattezza del gruppo.

A margine del match, l’allenatore Fabio Pisacane ha sottolineato la difficoltà di organizzare amichevoli di tale caratura in così breve tempo, invitando a guardare oltre il risultato.
L’analisi deve concentrarsi sulla valutazione della rosa, sull’evoluzione del gruppo, sulla comprensione delle aree di miglioramento e sulla definizione delle competenze da affinare.

Si tratta di un processo evolutivo che richiede tempo e pazienza, un percorso di maturazione collettiva volto a creare una vera e propria squadra, capace di esprimere un gioco solido e di raggiungere risultati concreti.

La ricerca di un’identità precisa e di una chimica di squadra efficiente rappresenta la sfida principale per il futuro.

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