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Tragico incidente in Abruzzo: due morti, indagini in corso.

Nella quiete apparente delle montagne abruzzesi, una tragedia ha spezzato la serenità di Rivisondoli, sull’arteria stradale 17, in un impatto drammatico tra un’autovettura e un autobus privato.

L’evento, che ha sconvolto la comunità locale e lasciato un velo di dolore sulle famiglie coinvolte, ha causato la perdita di due vite umane, entrambi originari di Marano di Napoli: Dario Liccardo e Maurizio Corrado, entrambi uomini sulla quarantina.

La difficile identificazione di una delle vittime, dovuta alla mancanza di documenti personali, ha reso più lunga e complessa l’operazione di riconoscimento.
L’accaduto ha immediatamente innescato un’indagine approfondita da parte dei Carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro, che stanno vagliando diverse ipotesi per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e stabilirne le responsabilità.
Tra le piste seguite, spicca quella legata ad attività delittuose, in particolare truffe ai danni di persone anziane e furti predatori, tipici del periodo estivo.
Un elemento significativo a sostegno di questa ipotesi è rappresentato dai precedenti penali di uno dei due uomini deceduti e dalla presenza, all’interno del veicolo, di un ingente quantitativo di denaro contante – 1500 euro – unitamente a gioielli di valore.
Le prime ricostruzioni dell’incidente suggeriscono che la Fiat Panda, per cause ancora in via di accertamento, ha invaso la corsia opposta di marcia, presumibilmente a causa di un’eccessiva velocità, entrando in collisione con l’autobus.
L’impatto è stato violentissimo, e non ha lasciato scampo ai due occupanti della vettura.

L’autobus, diretto a destinazione con trentacinque passeggeri a bordo, ha subito danni ingenti, sebbene le conseguenze per i suoi occupanti siano state meno gravi.
Cinque passeggeri hanno riportato ferite lievi, prontamente soccorse e medicate sul posto da personale sanitario.
La Procura della Repubblica di Sulmona ha formalmente aperto un fascicolo d’indagine per omicidio stradale a carico del conducente dell’autobus, una procedura standard in questi casi, finalizzata a garantire un’indagine imparziale e completa.
È stata disposta l’esecuzione dell’autopsia sui corpi delle vittime per accertare le cause precise del decesso e stabilire eventuali fattori determinanti nell’esito fatale.

L’inchiesta si propone ora di fare luce sulle circostanze che hanno portato a questo tragico evento, al fine di comprendere appieno le dinamiche dell’incidente e, laddove possibile, individuare responsabilità ulteriori.

L’attenzione si concentra ora sulla verifica della regolarità dei documenti, sulla velocità dei veicoli coinvolti e sull’eventuale presenza di fattori esterni che abbiano contribuito all’incidente.

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