martedì 29 Luglio 2025
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Crollo edile: impunità, prescrizione e nuove denunce

Il tragico crollo del 19 gennaio 2024, che ha strappato alla vita Vincenzo Del Grosso, Ciro Pierro e Luigi Romano, ha riacceso i riflettori su una realtà inquietante: la persistente inosservanza delle norme di sicurezza nei cantieri edili italiani e la conseguente impunità che troppo spesso protegge i responsabili.
Un’ombra lunga si proietta sul caso, resa ancora più pesante dalla precedente vicenda giudiziaria che ha visto l’imprenditore titolare della società coinvolta nel crollo inizialmente condannato per lesioni personali colpose, per poi vedere la condanna estinguersi a causa della prescrizione del reato, nel settembre 2023.
L’episodio, che ha generato un’ondata di sconcerto e rabbia, ha portato alla luce un sistema disfunzionale che necessita di una profonda revisione.
Durante una conferenza stampa partecipata da figure chiave come Giovanna Iodice, legale dell’ex operaio vittima di un incidente simile nel 2015, Giuseppe Iaquinangelo, costretto su una sedia a rotelle e afflitto da gravi problemi neurologici in seguito a quell’evento traumatico, e il deputato Francesco Emilio Borrelli, è emersa con forza la richiesta di una giustizia più equa e severa.
La vicenda dell’ex operaio, segnata da una sofferenza fisica e psicologica duratura, è diventata simbolo di una problematica più ampia: la mancanza di tutela dei lavoratori in un settore ad alto rischio come quello dell’edilizia.

L’incidente subito, con evidenti parallelismi con la tragedia recente, ha evidenziato una cultura aziendale carente, una sottovalutazione dei rischi e una insufficiente applicazione delle misure di prevenzione.

Il deputato Borrelli ha annunciato un’iniziativa legislativa volta a eliminare la prescrizione dei reati legati alla sicurezza sul lavoro, una misura cruciale per garantire che i responsabili di negligenze che costano la vita o causano gravi lesioni siano chiamati a rispondere delle proprie azioni, indipendentemente dal tempo trascorso.

“Basta cantieri della morte,” ha dichiarato Borrelli, esprimendo l’urgenza di un cambiamento radicale.
L’impunità, che consente a chi sfrutta e mette a repentaglio la vita dei lavoratori di agire indisturbato, deve cessare.
In risposta alle crescenti preoccupazioni e per fornire uno strumento diretto ai cittadini, il deputato ha attivato una linea WhatsApp (3662662829) dedicata alla raccolta di segnalazioni relative a cantieri che non rispettano le norme di sicurezza.

Questa iniziativa mira a sensibilizzare l’opinione pubblica, a raccogliere prove e a fornire alle autorità competenti informazioni utili per effettuare controlli e sanzioni.

L’episodio del crollo e le successive rivelazioni sottolineano la necessità di un approccio multidisciplinare per affrontare il problema della sicurezza nei cantieri edili, che coinvolga legislatori, magistrati, datori di lavoro, sindacati e lavoratori.
È indispensabile promuovere una cultura della sicurezza, rafforzare i controlli, aumentare le sanzioni e garantire che la prevenzione del rischio diventi una priorità assoluta.

Solo in questo modo si potrà onorare la memoria delle vittime e impedire che tragedie simili si ripetano.

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