lunedì 28 Luglio 2025
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Sant’Anastasia sotto shock: irruzione e sparatoria in chiesa

Un’ondata di terrore ha squarciato la quiete domenicale a Sant’Anastasia, sobborgo di Napoli, interrompendo la celebrazione della messa nell’Istituto Santa Caterina da Siena.
L’evento, che ha coinvolto la comunità religiosa locale e cittadini presenti, ha visto un individuo mascherato irrompere nella piccola cappella, in un gesto che trascende la semplice rapina per suggerire una contundente destabilizzazione.

Secondo la testimonianza del sindaco Carmine Esposito, raccolta dalle suore domenicane testimoni dirette, l’uomo, vestito con abiti scuri e con il volto occultato, ha fatto la sua comparsa nel momento culminante della funzione religiosa, quando la comunità si dedicava alla preghiera.

La sua entrata è stata preceduta e accompagnata da un’esplosione di vocalizzazioni incomprensibili, una sorta di delirio verbale che, più che un tentativo di comunicazione, sembrava mirare a seminare il panico e la confusione.

L’azione, che non ha prodotto un bottino tangibile, si è concretizzata in una sparatoria a salve, un gesto intimidatorio volto a generare paura e a bloccare, con la violenza, ogni tentativo di resistenza.

La sparatoria, pur senza feriti, ha scosso profondamente i presenti, trascinando l’atmosfera di devozione in un vortice di angoscia e smarrimento.
L’immediatezza della fuga del malvivente, che ha abilmente sfruttato la confusione generata, ha reso vani i tentativi di intercettazione.

Le indagini, condotte congiuntamente dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli e dal commissariato di Ponticelli, si concentrano ora sull’analisi meticolosa delle riprese delle telecamere di sorveglianza, sia comunali che private, nella speranza di ricostruire l’identità del soggetto e chiarire le motivazioni alla base del gesto.
La natura delle frasi pronunciate dall’individuo, descritte come inarticulate e prive di senso compiuto, solleva interrogativi inquietanti.

Non si tratta di una rapina classica, ma di un atto che appare carico di significati simbolici, un tentativo di violare non solo uno spazio fisico, ma anche la sacralità di un luogo di culto e la serenità della comunità locale.

L’assenza di bossoli recuperati durante i rilievi suggerisce l’uso di munizioni a salve, ma non diminuisce la gravità del gesto, che ha lasciato un segno profondo nella psiche dei presenti, lasciando un velo di incertezza e apprensione sul futuro.

Le autorità stanno valutando se l’azione possa essere collegata a dinamiche criminali preesistenti o se rappresenti un episodio isolato, potenzialmente dettato da squilibri psichici o da intenti di natura ideologica.

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