martedì 29 Luglio 2025
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Trento, Piazza Duomo rompe il silenzio per Gaza: un’onda di protesta.

Un’onda di protesta rompe il silenzio a Trento, in un’esplosione sonora che riempie Piazza Duomo.

Oltre novecento persone si sono radunate, un flusso umano variegato e determinato a far sentire la propria voce in risposta alla drammatica situazione umanitaria di Gaza.
La protesta non si limita a parole: un concerto di rumori inusuali – coperchi che sbattono, pentole che tintinnano, fischietti acuti, campanacci tintorianti, tamburi che pulsano – si fonde con il suono profondo di conchiglie soffiate e la risonanza di antiche trombe.
La piazza è un caleidoscopio di presenze: famiglie intere, giovani impegnati, anziani testimoni, turisti inattesi che si uniscono alla colonna sonora della protesta.
Bandiere palestinesi si mescolano ai colori vivaci dell’arcobaleno, simbolo di un impegno pacifista che abbraccia diverse sensibilità.

L’adesione all’appello “Gaza muore di fame: disertiamo il silenzio” non è solo un gesto simbolico; è una dichiarazione di responsabilità collettiva.
Un coro di voci comunali si leva in sostegno alla protesta.

Le sirene di Trento squarciano l’aria, mentre Rovereto risponde con un suono simile e Riva del Garda fa vibrare le campane della sua iconica torre civica.
Questa simultaneità sottolinea un movimento più ampio, un’eco che si propaga in tutta Italia, testimoniando una crescente inquietudine e un rifiuto di rimanere indifferenti.
Il sindaco Franco Ianeselli, presente in piazza, rivolgendosi ai microfoni della Rai, articola un concetto potente: ogni silenzio, per omissione o paura, diventa una forma di complicità.
La manifestazione non è solo un grido di protesta, ma anche una richiesta di giustizia, di solidarietà e di azione concreta.
L’adesione all’iniziativa è ampia e trasversale, un riflesso della complessità e dell’urgenza del problema.

Organizzazioni politiche come Alleanza Verdi e Sinistra del Trentino, l’ANPI, Donne per la Pace, ARCI del Trentino, CGIL del Trentino, Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, l’Associazione 46° parallelo, Rifondazione Comunista Trento, Movimento 5 Stelle del Trentino, Partito Democratico del Trentino, Donne democratiche del Trentino, Circolo Marzola PD di Povo, Comunità San Francesco Saverio, Centro Sociale Bruno, Emergency Trento, Forum trentino per la pace e i diritti umani e la Rete Climatica Trentina, convergono in un’unica voce, condividendo un comune obiettivo: porre fine alla sofferenza e denunciare le ingiustizie che affliggono la popolazione di Gaza.

Questa convergenza sottolinea la natura intersettoriale e il carattere universale della richiesta di pace e di rispetto dei diritti umani.

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