La realizzazione della complessa infrastruttura, originariamente sostenuta da ingenti risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si trova ora ad affrontare una fase di profonda incertezza finanziaria.
La recente comunicazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che posticipa l’erogazione dei fondi al 2027 e in modalità scaglionate, ha reso ineleggibile la disponibilità del fondo integrativo dedicato, privando il progetto di un pilastro fondamentale per la sua prosecuzione.
Questa contingenza ha generato un delicato squilibrio contabile.
Le ingenti somme precedentemente impiegate per la fase progettuale, con anticipazioni di risorse comunali e spese già sostenute, si configurano ora come un debito fuori bilancio, gravando sulle finanze locali e sollevando interrogativi sulla sostenibilità complessiva dell’iniziativa.
Il Decreto di impegno del giugno 2025, che aveva delineato le modalità di utilizzo delle risorse, risulta di fatto inapplicabile fino al 2027, creando una frattura temporale che ostacola il proseguimento dei lavori.
Il Comitato NoOvovia, presieduto da William Starc, esprime profonda preoccupazione per la situazione, sottolineando come l’assegnazione dell’appalto all’Associazione Temporanea di Imprese vincitrice, pur formalmente in vigore, sia ora messa in discussione dagli eventi successivi.
L’atto, sebbene formalmente valido, appare incongruente con la nuova cronologia ministeriale, sollevando dubbi sulla sua effettiva applicabilità e sulla possibilità di una sua revisione o annullamento.
La discrepanza temporale tra i tempi di realizzazione dell’opera e le tempistiche di erogazione dei finanziamenti rappresenta una criticità di non trascurabile importanza.
Un elemento di particolare rilievo emerge dalla posizione della capofila del progetto, Leitner, azienda leader nel settore delle infrastrutture montane.
In contrasto con la situazione di stallo, Leitner ha mantenuto una forte spinta promozionale nei confronti dell’opera, attraverso iniziative di comunicazione e partecipazione a eventi dedicati.
Questa attività, che testimonia una fiducia nell’operazione, assume ora un significato più complesso, poiché Leitner non esclude la possibilità di intraprendere azioni legali, attraverso una class action, nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili della gestione problematica del processo.
La decisione, se formalizzata, potrebbe portare alla luce dinamiche interne e responsabilità individuali nella gestione del progetto, con ripercussioni significative sul futuro dell’infrastruttura e sulle relazioni tra i soggetti coinvolti.
La situazione attuale richiede un’analisi approfondita e una revisione strategica del progetto, coinvolgendo tutti gli stakeholder, al fine di definire un percorso sostenibile e coerente con le nuove condizioni finanziarie e temporali.