giovedì 31 Luglio 2025
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Michelstaedter riscoperto: un genio triestino per la Cultura Europea.

Carlo Michelstaedter, figura enigmatica e profondamente originale, emerge oggi da un lungo periodo di oblio, pronta a reclamare il riconoscimento che la sua opera merita.
L’iniziativa Go!2025, con Gorizia e Nova Gorica designate Capitale Europea della Cultura, si configura come un’opportunità cruciale per restituire a questo pensatore, poeta e pittore triestino – morto tragicamente suicida a soli 23 anni nel 1910 – il posto che gli spetta nel panorama culturale europeo.
La riscoperta di Michelstaedter non si limita a una mera operazione di recupero storiografico; si concretizza attraverso una fioritura di produzioni artistiche e accademiche.
Film, documentari, docufiction e saggi – alcuni inediti, altri riscoperti e ripresentati – contribuiscono a delineare la complessità del suo pensiero e la drammaticità della sua esistenza.
Il contesto storico in cui Michelstaedter si colloca è particolarmente significativo: la sua morte coincide con la pubblicazione del *Manifesto del Futurismo*, movimento artistico che sconvolse le convenzioni del tempo.
La connessione con la cultura locale è ulteriormente rafforzata dalla figura di Tullio Crali, illustre pittore goriziano e figura chiave del futurismo.
Recenti iniziative, come l’incontro dedicato alla presenza-assenza del cinema nell’opera di Michelstaedter presso la Casa del Cinema di Trieste e la successiva giornata promossa dall’Associazione Anno uno sotto la curatela di Sergio M.

Grmek Germani, hanno offerto spunti di riflessione sul suo rapporto con la filosofia e l’arte, in particolare con il pensiero di Friedrich Hölderlin.
L’intervento di Maria Adelaide Raschini, autrice del primo saggio dedicato a Michelstaedter nel 1965, ha arricchito ulteriormente il dibattito.

La programmazione ha previsto proiezioni cinematografiche di opere ispirate o direttamente legate al suo pensiero: *La morte di Empedocle* di Straub e Huillet, *Con il mare negli occhi* di Paolo Magris, un estratto di *Nel tuo occhio* di Finazzer Flory e *La veduta luminosa* di Ferraro, quest’ultimo dedicato a Hölderlin.

Il lungometraggio di Finazzer Flory ha poi avuto la sua anteprima proprio a Gorizia, nell’ambito di Go!2025, testimoniando l’interesse contemporaneo per la sua figura.
La rilevanza del pensiero michelstaedteriano risiede nella sua capacità di interrogare l’autenticità dell’esistenza, opponendo la *persuasione* – la vita vissuta in verità e coerenza – alla *retorica*, intesa come luogo di menzogna, convenzioni e apparenze.

Questa dicotomia, presentata con acuta intelligenza e caratterizzata da una tensione giovanile verso l’assoluto, invita a una riflessione profonda sulla natura della comunicazione e sulla responsabilità individuale.

Come sottolinea Paolo Magris, Michelstaedter è un cantore del presente, un osservatore lucido e impietoso delle illusioni che governano le relazioni umane e che ancora oggi, con la sua opera, è in grado di affascinare le nuove generazioni.
Il saggio di Sergio Campailla, *Il segreto di Nadia B.
*, ha ulteriormente illuminato un aspetto cruciale della vita di Michelstaedter: la sua appassionata, e tragica, amicizia con Nadia Baraden, esule russa a cui il giovane pensatore dedicò lezioni di italiano.

La corrispondenza epistolare, rivelata dal libro, offre uno sguardo intimo e commovente sulla personalità di Michelstaedter e sulla natura complessa del loro legame.
Oltre alla sua tesi di laurea, *La persuasione e la retorica*, Michelstaedter ha lasciato una produzione poetica intensa e un corpus di opere pittoriche di notevole valore, che contribuiscono a completare il quadro di un artista poliedrico e profondamente sensibile.

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