In una serata di profonda memoria e vibrante innovazione musicale, Piazza Maggiore di Bologna si appresta ad accogliere un evento di eccezionale significato.
La maestrina Oksana Lyniv, figura di spicco nel panorama musicale contemporaneo e legata indissolubilmente alla città felsinea, ritorna sotto le Due Torri per dirigere l’Orchestra e il Coro, offrendo in prima assoluta le opere vincitrici della 36ª edizione del prestigioso Concorso Internazionale di Composizione.
Quest’anno, il Concorso si colloca nel contesto commemorativo del quarantacinquesimo anniversario della tragica strage alla Stazione di Bologna, un evento che continua a segnare profondamente la coscienza collettiva.
Il concerto, ad accesso libero e trasmesso in diretta alle 21:15 su Rai5 e Rai Radio3, rappresenta un ponte tra il passato doloroso e il futuro della creazione musicale.
Le opere selezionate, tre partiture originali per coro misto e orchestra, testimoniano un’epoca di riflessione intensa e di ricerca estetica audace, in cui la musica si fa veicolo di emozioni complesse e interrogativi esistenziali.
Il terzo premio è andato allo spagnolo Teo Montero Rey (1995), con “Deus, Deus meus”.
L’opera, ispirata al Salmo 42, si immerge nell’abisso dell’angoscia, ma si erge poi, tenace, verso un barlume di speranza, un dialogo intimo tra l’uomo e il divino.
Francesco Sottile, giovane compositore calabrese (1990), si distingue per il secondo premio con la sua composizione “Salmo 120”.
La sua interpretazione, che smonta e riassembla i sacri versi, rivela una sensibilità particolare, capace di decostruire canoni e tradizioni per dar vita a un linguaggio nuovo e profondamente personale.
Jacopo Proietti, romano (1996), vincitore del primo premio, presenta “Che silenzio!”, un brano che indaga con meticolosa precisione la dimensione dell’assenza sonora.
Lungi dall’essere un vuoto, questo silenzio si rivela un universo denso di significati, un luogo di contemplazione estatica e, al contempo, di tormentata irrequietezza, un’eco delle parole del poeta Arturo Graf che ne ispirarono la creazione.
Una menzione speciale è stata assegnata a Lorenzo De Angeli (1998) per “De Profundis.
Psalmi 129 – Biblia Sacra Vulgata”, un’opera che approfondisce i recessi dell’animo umano con una potenza espressiva notevole.
La selezione delle opere vincitrici è stata curata da Nicola Campogrande, presidente della giuria e compositore in residence del Comunale, in collaborazione con i membri della giuria, tra cui David Del Puerto, Denise Fedeli, Petra Grassi e Luís Tinoco, testimoniando un processo di valutazione rigoroso e attento a cogliere le sfumature più sottili dell’ingegno compositivo.
Dopo la cerimonia di premiazione, la serata culminerà con un omaggio al genio di Mozart, con l’esecuzione della sua celeberrima Sinfonia n.
41 in do maggiore, la “Jupiter”, simbolo di equilibrio, armonia e universalità, un contrasto voluto per celebrare la resilienza dello spirito umano e la potenza della musica come linguaggio universale.