martedì 29 Luglio 2025
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Dazio sul Brunello: rischio per il Made in Italy e l’eccellenza toscana.

L’imposizione di un dazio del 15% sul Brunello di Montalcino rappresenta una sfida di portata strategica per l’intero sistema del Made in Italy enologico, e in particolare per le aziende vitivinicole del territorio senese.

Questa misura protezionistica, derivante da dinamiche commerciali internazionali complesse, rischia di compromettere un percorso di crescita consolidato e di minare la percezione di eccellenza che il Brunello ha saputo costruire negli Stati Uniti, il suo mercato di riferimento primario.
L’impatto economico non è meramente quantitativo.

Si tratta di una minaccia alla reputazione di un vino che incarna l’identità culturale e la sapienza artigianale italiana.

La perdita di competitività, acuita dall’incertezza che precede la definizione della lista dei prodotti inclusi in eventuali accordi tariffari “zero per zero”, genera un clima di apprensione tra i produttori e i consorzi.
Il mercato americano, che assorbe circa il 30% delle esportazioni totali del Brunello, equivalenti a un volume superiore ai 3 milioni di bottiglie annue, costituisce una componente essenziale per la sostenibilità economica di molte aziende.
Questa dipendenza, sebbene consolidata da decenni di successo, espone il settore a vulnerabilità derivanti da cambiamenti politici e commerciali.

La situazione attuale richiede un approccio multifattoriale.

Innanzitutto, è cruciale monitorare attentamente l’evoluzione delle trattative commerciali tra l’Italia e gli Stati Uniti, sperando in una rapida risoluzione che mitighi l’impatto del dazio.

Parallelamente, le aziende devono intraprendere azioni proattive per diversificare i mercati di sbocco, esplorando opportunità in regioni emergenti come l’Asia e il Sud-Est asiatico.
Oltre alla diversificazione geografica, è imperativo investire in strategie di marketing innovative che rafforzino la narrazione del Brunello, comunicando i valori di tradizione, territorio e sostenibilità che lo contraddistinguono.

La valorizzazione del legame indissolubile tra il vino e il paesaggio toscano, la promozione di un turismo enogastronomico responsabile e la creazione di esperienze immersive per i consumatori possono contribuire a contrastare l’effetto del dazio, creando un nuovo, solido ancoraggio al mercato statunitense.
Infine, è fondamentale un dialogo costruttivo con le istituzioni, sia a livello nazionale che europeo, per sollecitare interventi a sostegno del settore, promuovendo accordi commerciali equi e favorendo la tutela del Made in Italy nel mondo.

La resilienza del Brunello di Montalcino sarà messa alla prova, ma la sua storia millenaria e la passione dei suoi produttori offrono una solida base per affrontare questa sfida e preservare l’eccellenza enologica italiana.

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