martedì 29 Luglio 2025
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Traforo del Frejus: apre la seconda canna, un primato europeo.

Con un gesto simbolico che segna una pietra miliare nell’infrastruttura europea, si apre al traffico la seconda canna del Traforo del Frejus, un’opera titanica che consolida il collegamento tra l’Italia e la Francia, tra Bardonecchia e Modane.

L’inaugurazione, presieduta dai ministri dei Trasporti italiano, Matteo Salvini, e francese, Philippe Tabarot, celebra il coronamento di oltre quattordici anni di impegnativi lavori e collaudi, un percorso costellato di sfide ingegneristiche e logistiche.
La nuova canna, lunga 12,9 chilometri e caratterizzata da un diametro di 8 metri, si aggiunge alla struttura esistente, elevando il Traforo del Frejus a ineguagliabile primato: la più estesa galleria stradale europea a doppia carreggiata.

L’apertura, prevista per le ore 20:00 di martedì 29 luglio, non rappresenta semplicemente l’entrata in funzione di una nuova infrastruttura, ma il completamento di un investimento strategico che incide profondamente sulla mobilità continentale.
L’opera testimonia un impegno concreto verso standard di sicurezza all’avanguardia, integrando 34 rifugi antincendio strategicamente posizionati, nove by-pass carrabili per consentire interventi di manutenzione e soccorso senza interruzione del traffico, e un sofisticato posto di controllo centralizzato, dotato di tecnologie di ultima generazione.
La configurazione di ogni canna, con una corsia di marcia per direzione e una banchina di servizio (verso la Francia) e una corsia di servizio (verso l’Italia), è stata concepita per minimizzare il rischio di incidenti e facilitare le operazioni di soccorso, massimizzando l’efficienza complessiva del sistema.

Il Traforo del Frejus non è solo un’opera di ingegneria, ma un progetto che abbraccia la sostenibilità ambientale.
La sua realizzazione ha tenuto in considerazione l’impatto sul territorio, integrando soluzioni innovative per la mitigazione acustica e la gestione delle acque.
L’impegno verso un approccio eco-compatibile si traduce in una visione a lungo termine, che mira a preservare la bellezza del paesaggio alpino per le generazioni future.
Il valore complessivo dell’investimento si attesta a 700 milioni di euro, un importo significativo che riflette l’ambizione e la complessità del progetto.
La sua realizzazione ha coinvolto una rete capillare di 950 imprese, un’entità che sottolinea l’importanza del tessuto industriale locale e il contributo del know-how italiano ed europeo.
Come sottolineato dal Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, l’inaugurazione rappresenta un momento cruciale per i collegamenti tra il Piemonte e il resto d’Europa, un traguardo atteso con ansia dalle comunità locali e un motore di sviluppo per il territorio.

L’opera non solo facilita il transito di persone e merci, ma contribuisce a rafforzare il legame tra culture e a promuovere la cooperazione transfrontaliera.
Il Traforo del Frejus si configura dunque come un simbolo di progresso, di innovazione e di impegno verso un futuro più connesso e sostenibile.

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