mercoledì 30 Luglio 2025
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Sicilia, un’ondata di donazioni in memoria di Borsellino

Il 19 luglio, una data carica di significato per la Sicilia, ha visto un’impennata straordinaria nelle donazioni di sangue, registrando un totale di 1.361 sacche raccolte in tutta l’isola.

Questo dato, che segna un incremento di 785 unità rispetto allo stesso periodo del 2023, rappresenta un segnale di speranza e un atto di profonda solidarietà da parte della comunità siciliana, commemorando il trentatreesimo anniversario della strage di via D’Amelio e ricordando la figura di Paolo Borsellino e dei suoi agenti di scorta.
L’iniziativa, promossa dal Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (Dasoe) dell’Assessorato Regionale alla Salute, aveva visto il direttore Giacomo Scalzo lanciare un appello alla cittadinanza, sollecitando un gesto concreto di partecipazione e condivisione.

La risposta è stata dirompente, superando di gran lunga le aspettative e generando, a detta dello stesso Scalzo, un vero e proprio “miracolo siciliano”.

Questo risultato eccezionale non è solo una cifra, ma un indicatore della crescente sensibilizzazione e della maturazione di una cultura della donazione, alimentata dall’impegno congiunto di genitori e docenti, come sottolinea Scalzo, che sottolinea come si stia creando un sistema di supporto e di incoraggiamento per i giovani donatori.

La donazione di sangue in Sicilia, storicamente soggetta a fluttuazioni e a momenti di carenza, assume ora una nuova luce, mitigando le preoccupazioni per il futuro, soprattutto in vista del periodo estivo, tradizionalmente più critico.

L’anno precedente, infatti, la Regione era stata costretta ad acquistare circa mille sacche di sangue da altre regioni per far fronte alle richieste di Palermo e Catania.
La generosità dimostrata dalla popolazione siciliana offre ora una maggiore tranquillità e un margine di sicurezza per il sistema sanitario regionale.

Il dato disaggregato per provincia rivela un coinvolgimento diffuso in tutta l’isola.
Palermo si distingue con 243 sacche raccolte, seguita da Enna (214), Ragusa (210), Catania (150), Messina (139), Trapani (124), Caltanissetta (104), Agrigento (102) e Siracusa (75).
La direttrice del centro regionale raccolta sangue, Maria Rosa Ventura, evidenzia come questa mobilitazione capillare sia fondamentale per garantire un adeguato approvvigionamento di sangue per tutte le strutture sanitarie.

È doveroso ricordare che, al di là della straordinaria giornata del 19 luglio, il bisogno di sangue è costante e diffuso.
In particolare, pazienti affetti da talassemia necessitano di una quantità significativa di emazie concentrate, circa due sacche ogni due giorni, per poter vivere una vita dignitosa.
L’appello di Scalzo è chiaro: la donazione di sangue deve diventare un gesto abituale e condiviso, un atto di amore verso il prossimo che può fare la differenza tra la vita e la morte.
Il “miracolo siciliano” del 19 luglio deve ispirare un impegno continuo e duraturo.

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