Nell’ottica di una risposta sempre più efficace alle sfide poste dalla crescente intensità del traffico autostradale, il Comitato Provinciale dell’Alto Adige della Croce Rossa Italiana ha implementato una strategia innovativa di intervento, rafforzando la sua presenza lungo la A22.
Questa iniziativa, nata dalla collaborazione con Autostrade del Brennero, prevede l’impiego delle M-Bike Unit, squadre di soccorso specializzate che operano in motocicletta.
La presenza delle M-Bike Unit, composte da un team di 25 volontari altamente qualificati, è stata intensificata lungo il tratto autostradale compreso tra San Michele e Affi, aree frequentemente interessate da ingorghi e situazioni di emergenza.
L’utilizzo delle moto si rivela cruciale per superare le limitazioni imposte dai veicoli di soccorso tradizionali, permettendo un accesso rapido e diretto a punti critici dove l’ingombro del traffico renderebbe altrimenti impraticabile l’intervento.
Questa iniziativa non si limita a un mero presidio del territorio.
I volontari delle M-Bike Unit sono addestrati a fornire assistenza sanitaria di primo soccorso, stabilizzare le condizioni dei feriti e facilitare l’arrivo dei mezzi di soccorso più attrezzati.
La loro presenza è un fattore di sicurezza fondamentale in un contesto dove ogni minuto può fare la differenza.
L’espansione di questo modello di intervento è già in corso.
Si prevede una stretta collaborazione con il Comitato Provinciale del Trentino, ampliando la rete di soccorso e garantendo una risposta coordinata lungo l’intero percorso autostradale del Brennero.
Tale sinergia mira a ottimizzare le risorse, condividere competenze e migliorare la reattività in caso di emergenze complesse, come incidenti multipli o condizioni meteorologiche avverse.
L’impiego delle M-Bike Unit rappresenta un esempio concreto di come la Croce Rossa Italiana si adatti alle mutate esigenze del territorio, innovando le proprie metodologie operative e rafforzando il suo ruolo di supporto alla comunità, in un contesto sempre più complesso e dinamico.
Il progetto testimonia un impegno continuo verso la protezione della vita e la garanzia della sicurezza lungo una delle arterie stradali più importanti d’Italia.