sabato 2 Agosto 2025
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Valentini alla Soprintendenza Umbria: una nuova guida per il patrimonio regionale

La nomina di Francesca Valentini alla guida della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria segna un momento significativo per la tutela del ricco e complesso patrimonio regionale.
Un profilo di consolidata esperienza, la Dottoressa Valentini porta con sé un percorso professionale dedicato alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano, culminato con il successo nel corso-concorso SNA-MIC del 2024.
La sua carriera, intessuta nel tessuto del Ministero della Cultura fin dal 2000, testimonia un impegno costante e diversificato.

Dalla ricerca specialistica in Storia e conservazione dell’oggetto d’arte e d’architettura, alla didattica presso l’Istituto Centrale per il Restauro, passando per la gestione di numerosi cantieri di intervento, Valentini ha maturato una profonda conoscenza delle sfide e delle opportunità che la tutela del patrimonio comporta.

Il ruolo di funzionaria storica dell’arte, ricoperto dal 2012, ha ulteriormente affinato la sua capacità di interpretare e gestire le complesse dinamiche che intersecano storia, arte, legislazione e comunità locali.
L’esperienza di guida della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria, e il successivo incarico di dirigente delegato della Sabap-Umbria, le hanno fornito una visione strategica del sistema delle soprintendenze e delle sue interconnessioni.

La nuova Soprintendente Abap si presenta con una chiara visione e un approccio partecipativo.
La tutela del paesaggio umbro, elemento fondante dell’identità regionale e volano di sviluppo sostenibile, sarà al centro della sua azione.

Questo impegno si tradurrà in un dialogo costante e aperto con le istituzioni locali, i Comuni, le associazioni di categoria, i privati cittadini e le realtà socio-culturali, per costruire insieme strategie di gestione condivisa e consapevole.

La valorizzazione del patrimonio monumentale, storico, artistico e archeologico non sarà concepita come un fine a sé stante, ma come un fattore di coesione sociale, capace di rafforzare il senso di appartenenza, di promuovere la conoscenza delle radici culturali e di favorire lo sviluppo di un turismo responsabile e di qualità.

La prevenzione, la conservazione programmata e la rigorosa attenzione alla qualità della ricostruzione e della progettazione continueranno ad essere i pilastri della politica di tutela, affiancati da iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento delle comunità.
Un percorso che mira a formare cittadini consapevoli e attivi custodi del patrimonio culturale umbro, capaci di comprenderne il valore intrinseco e di contribuire alla sua trasmissione alle future generazioni.
La sfida è quella di coniugare la salvaguardia del passato con le esigenze del presente, proiettando il patrimonio culturale umbro nel futuro come risorsa preziosa e motore di sviluppo.

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