lunedì 4 Agosto 2025
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Ricci interrogato: ombre su appalti e campagna elettorale.

L’interrogatorio, protrattosi per quasi due ore e mezza, ha visto Matteo Ricci, ex sindaco di Pesaro e attuale candidato alla presidenza della Regione Marche, confrontarsi con la procuratrice Maria Letizia Fucci nell’ambito di un’indagine complessa che getta un’ombra significativa sulla gestione degli appalti comunali.

L’inchiesta, attiva da circa un anno, verte su presunte irregolarità negli affidamenti diretti al Comune di Pesaro, riguardanti le associazioni no-profit Opera Maestra e Stella Polare, nel periodo 2019-2024.
L’interrogatorio rappresenta una tappa cruciale in un’indagine che coinvolge un ventiquattro persone, tra cui funzionari comunali, dirigenti di associazioni e figure chiave dell’entourage politico dell’ex sindaco.
Tra gli indagati figurano Stefano Esposto, presidente delle due organizzazioni no-profit, e Massimiliano Santini, precedentemente collaboratore di Ricci per comunicazione ed eventi.
Questi ultimi due, al momento, hanno esercitato il diritto di non rispondere alle domande della Procura, acuendo la complessità del quadro investigativo.
Le accuse principali riguardano la presunta esistenza di un accordo collusivo finalizzato a garantire direttamente Opera Maestra e Stella Polare, aggirando le procedure di gara pubbliche.
Secondo l’ipotesi accusatoria, Esposto e Santini avrebbero tratto vantaggio economico da questo presunto accordo, mentre Ricci, a sua volta, ne avrebbe ricavato un incremento di immagine e consenso elettorale.
L’ex sindaco ha costantemente negato qualsiasi coinvolgimento nelle presunte irregolarità, esprimendo la propria estraneità alle accuse e manifestando, in caso di comprovati tradimenti di fiducia da parte dei suoi collaboratori, l’intenzione di costituirsi parte civile nel procedimento, sottolineando così una presunta lesione dei propri diritti.
La vicenda solleva interrogativi profondi sulla gestione della cosa pubblica, la trasparenza degli appalti e il rapporto tra politica, amministrazione e terzo settore.
L’inchiesta ha generato un’onda d’urto che ha inevitabilmente influenzato la campagna elettorale regionale.

Il Movimento 5 Stelle, attraverso la figura del leader Giuseppe Conte, sta monitorando attentamente l’evolversi della situazione, invitando i propri gruppi regionali a valutare i fatti con un approccio cauto ed evitando reazioni affrettate o punitive, in un contesto politico delicato e carico di implicazioni per il futuro della regione Marche.

La vicenda pone al centro del dibattito pubblico temi cruciali come l’etica pubblica, la responsabilità dei funzionari e l’integrità del sistema democratico.

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