A trentatre anni dalla tragica escalation che spezzò le vite di Paolo Borsellino e dei cinque valorosi agenti della scorta – Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina – il Presidio Libera Potenza “Elisa Claps e Francesco Tammone”, in sinergia con Articolo 21 e Serendipity ETS, promuove un momento di riflessione e rinnovato impegno civico.
L’evento, previsto per giovedì 24 luglio alle ore 18:30 presso la Torre Guevara, non si configura come una mera commemorazione, ma come un’occasione per rinsaldare un tessuto sociale ancora fragile, martoriato da un passato di violenza e omertà.
Il motto che ne accompagna la presentazione, “Il vento della memoria semina giustizia,” incarna un principio fondamentale: la memoria non è un peso del passato, ma un motore propulsivo per il futuro.
È un seme che, se coltivato con cura e responsabilità, può germogliare in una coscienza collettiva più forte e resiliente.
In un’epoca segnata dall’individualismo e dalla superficialità, mantenere viva la memoria di Borsellino e dei suoi uomini significa resistere alla rassegnazione, all’indifferenza che troppo spesso offusca la nostra capacità di percepire le ingiustizie e di agire di conseguenza.
La manifestazione mira a onorare non solo il sacrificio supremo di coloro che hanno incarnato lo Stato e la legalità, ma anche a stimolare un coinvolgimento attivo e consapevole dei cittadini nella lotta contro le mafie, considerate non solo un fenomeno criminale, ma una vera e propria emergenza sociale ed etica.
Il messaggio che il Presidio Libera Potenza vuole veicolare è che la memoria, lungi dall’essere un reperto archeologico del passato, è un impegno costante, un dovere morale che incombe su ciascuno di noi.
Ogni gesto di commemorazione, ogni parola pronunciata, ogni iniziativa promossa rappresentano un atto di responsabilità verso le vittime e verso le generazioni future.
La serata sarà caratterizzata da un percorso emotivo e intellettuale, che comprenderà letture di brani significativi, momenti di riflessione guidata e silenzi di raccoglimento.
Un’attenzione particolare sarà dedicata ai giovani, a coloro che non hanno vissuto in prima persona gli anni bui della mafia, ma che hanno il diritto e il dovere di conoscere la verità, di comprendere le radici del male e di costruire un futuro più giusto e pacifico.
Si intende trasmettere loro l’eredità morale di Borsellino: un impegno incondizionato verso la giustizia, la trasparenza, l’integrità e la partecipazione attiva alla vita civile, affinché l’eco del suo sacrificio non si spenga mai.
La serata si propone, quindi, come un invito a trasformare il dolore in azione, la memoria in impegno, il ricordo in speranza.