sabato 2 Agosto 2025
22.4 C
Potenza

Antonio Cezza: Eroe a Melfi, un esempio di coraggio e dedizione.

Il ricordo di Antonio Cezza, brigadiere dei Carabinieri, incarna un ideale di dedizione e servizio che trascende i confini del dovere formale.

La comunità di Melfi, in Basilicata, ha recentemente commemorato il trentacinquesimo anniversario della sua scomparsa, un evento tragico che segnò profondamente la città e che testimonia la natura intrinseca del ruolo di Carabiniere.

Antonio Cezza, nato a Cursi, in provincia di Lecce, il 25 febbraio 1964, era un giovane ufficiale in forza all’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Melfi.
La data fatidica è il 17 luglio 1990, un giorno che incise per sempre nella memoria collettiva.

In quel pomeriggio, mentre si trovava libero dal servizio e indossando abiti civili, si trovò testimone di una violenta rissa in un luogo di aggregazione cittadina, oggi adombrato da una stele commemorativa.
La sua risposta non fu quella dell’indifferenza o della prudenza, ma quella di un uomo profondamente ancorato al senso del dovere e alla protezione della collettività.

Agendo con coraggio e abnegazione, si interpose tra la violenza e la popolazione, affrontando un individuo noto alle autorità e armato di un fucile.

Questo gesto, compiuto senza esitazione, rivela una comprensione profonda del significato di “essere Carabiniere”: un impegno costante e incondizionato verso la sicurezza e l’incolumità pubblica, indipendentemente dal momento o dal luogo.
La drammaticità dell’evento culminò con l’esplosione di colpi d’arma da fuoco, che lo colpirono mortalmente al volto.
Nonostante le cure immediate e il trasferimento d’urgenza all’ospedale di Potenza, Antonio Cezza spirò cinque giorni dopo, all’età di soli ventisei anni.
Il suo sacrificio non fu dimenticato.

A Antonio Cezza fu conferita postuma la Medaglia d’argento al Valor militare, un riconoscimento alla sua eroica dedizione e al supremo sacrificio compiuto in nome del dovere.

La sua figura incarna un modello di professionalità, coraggio e senso civico, un monito per le generazioni future di uomini e donne in uniforme, e un simbolo dell’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri verso la sicurezza e la tutela della comunità.
Il suo ricordo, perpetuato dalla stele commemorativa, rappresenta un costante richiamo ai valori di coraggio, dedizione e abnegazione che definiscono il ruolo di Carabiniere.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -