sabato 2 Agosto 2025
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San Costantino Albanese: un borgo che racconta il mondo.

San Costantino Albanese, incastonato nel cuore della Lucania, al confine tra Basilicata e Calabria, si configura oggi come un laboratorio culturale di respiro internazionale.

Questo piccolo borgo, annidato ai piedi del massiccio del Pollino, sta vivendo una trasformazione profonda, diventando un punto di convergenza per cineasti, registi, antropologi e musicisti provenienti da ogni angolo del globo, tutti uniti da un’ambiziosa narrazione corale: raccontare la vita e le tradizioni di una comunità arberesh, custode di un patrimonio identitario millenario.

L’evento cardine di questa metamorfosi è la Scuola internazionale di Etnografia Audiovisuale, un’esperienza formativa unica nel suo genere che vede la partecipazione di figure di spicco nel panorama cinematografico e antropologico mondiale.
Pat Collins, autore prolifico di oltre trenta film, condivide il suo sapere con giovani filmmaker, affiancandosi a Magali De Ruyter, etnomusicologa di fama e docente all’Università di Parigi VIII, e a Rossella Schillaci, documentarista che ha saputo immortalare la Basilicata con opere di straordinaria profondità.

Dodici giovani filmmaker, selezionati da tutto il mondo, sono immersi in un percorso intensivo volto a sviluppare competenze avanzate nell’utilizzo dell’audiovisivo come strumento di ricerca e di narrazione culturale.
L’obiettivo non è solo acquisire tecniche di ripresa e montaggio, ma soprattutto interiorizzare un approccio etico e consapevole nella rappresentazione di culture diverse, evitando stereotipi e promuovendo una comprensione reciproca.

La Scuola internazionale, supportata da un network di istituzioni accademiche di prestigio – l’Università degli Studi di Milano (Leav – Laboratorio di Etnografia Audiovisuale), l’Università degli Studi di Cagliari e il Granada Center for Visual Anthropology dell’Università di Manchester – si inserisce in un progetto più ampio, “il borgo dei suoni”, un’iniziativa promossa dal Comune di San Costantino Albanese e sostenuta dalla Regione Basilicata.
Il progetto mira a valorizzare il patrimonio immateriale del borgo, a stimolare lo sviluppo locale e a creare nuove opportunità di lavoro per i giovani.

L’impegno a preservare e celebrare la diversità culturale non si esaurisce con la Scuola.
Dal 9 al 22 agosto, il borgo si anima con la seconda edizione del festival “Suoni di minoranza”, un omaggio alle musiche e alle tradizioni delle minoranze linguistiche italiane.
La rassegna, un caleidoscopio di suoni e colori, accoglie gruppi musicali provenienti da ogni regione d’Italia, offrendo al pubblico un viaggio emozionante alla scoperta di un mosaico di identità regionali.
Particolare risalto agli appuntamenti con Enzo Gragnaniello, interprete raffinato della tradizione popolare, e con Enzo Avitabile e I bottari di Portico, un progetto musicale innovativo che fonde le radici del folklore calabrese con contaminazioni internazionali.
San Costantino Albanese, da piccolo borgo isolato, si sta affermando come un centro di eccellenza nella ricerca e nella promozione delle culture minoritarie, un luogo di incontro e di scambio culturale che guarda al futuro con ottimismo e con la consapevolezza del valore inestimabile della diversità.

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