La perdita di una persona cara, un evento che squarcia l’esistenza, può trasformarsi in un catalizzatore di impegno civile e generosità.
Questo è il percorso compiuto da Francesco Vitali, segnato da due profondi lutti: la perdita della sorella Benedetta, strappata alla vita nella tragica calca della Lanterna Azzurra a Corinaldo nel 2018, e, successivamente, nel 2020, la perdita della madre Cinzia.
Un dolore inenarrabile che, anziché spegnere la luce, l’ha orientata verso un solido atto di solidarietà e un’attenzione costante alle fragilità altrui.
La laurea in Rischio Ambientale e Protezione Civile, conseguita all’Università Politecnica delle Marche nel 2024, rappresenta un punto di svolta e una naturale prosecuzione del suo percorso personale.
Il riconoscimento ricevuto dal CoGeU – Comitato dei Genitori unitario, nato dalle ceneri della tragedia – per la sua tesi, ha dato vita a una decisione significativa: devolvere il premio alla Fondazione Ospedale Salesi Ets.
Questa donazione si concretizza nell’acquisto di un pulsossimetro, uno strumento vitale destinato al Centro di Riferimento Regionale per la terapia del dolore e le cure palliative pediatriche, un’oasi di cura e conforto per i più piccoli affetti da patologie croniche e debilitanti.
La scelta di destinare il premio a favore di questo centro non è casuale.
Francesco Vitali ha sempre condiviso con la sorella Benedetta un profondo amore per i bambini, un sentimento che lo guida nell’impegno a mitigare la sofferenza altrui.
La tragedia di Corinaldo, e i lutti successivi, hanno acuito la sua sensibilità verso chi vive nel dolore e nell’impotenza, alimentando un desiderio di contribuire a lenire le loro pene.
Il gesto di Francesco Vitali è un esempio tangibile di come la resilienza possa trasformarsi in azione concreta, un invito a non arrendersi di fronte alle avversità ma a trasformare il dolore in opportunità di crescita e di aiuto verso chi si trova in difficoltà.
Come sottolinea il dottor Simone Pizzi, coordinatore del Centro di Riferimento Regionale, l’atto di Francesco è un “esempio positivo per le giovani generazioni”, un faro che illumina il cammino verso una società più attenta e compassionevole, capace di trasformare il lutto in speranza e di costruire un futuro più sicuro per tutti i bambini.
La sua generosità trascende il semplice atto di donazione, incarnando un profondo senso civico e un impegno a costruire un mondo in cui la fragilità sia accolta con amore e cura.