venerdì 1 Agosto 2025
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Aggressione sulla Milano-Laghi: difesa nega antisemitismo e chiede tutela

Un’accusa infamante, sollevata da un individuo che, a suo dire, sarebbe stato vittima di aggressione motivata da pregiudizi etnici, nazionali, razziali o religiosi, non può oscurare la complessità della vicenda e la necessità di un’indagine imparziale.

Lo dichiara l’avvocato Federico Battistini, che rappresenta alcuni dei soggetti accusati di aver reagito, verbalmente e fisicamente, nei confronti di una famiglia francese di fede ebraica in un’area di sosta lungo la Milano-Laghi.
La narrazione fornita dalla parte querelante, secondo il legale, risulta parziale e orientata, mancando di considerare il contesto preesistente e le azioni provocatorie poste in essere dal ricorrente.
Il signor francese, infatti, si sarebbe precedentemente rivolto alla compagnia di origine palestinese gestita nell’area con gesti denigratori, insulti profondamente lesivi, connotati da elementi razzisti, sessisti e minacciosi, generando una situazione di forte tensione.

È stata sporta denuncia nei confronti dell’uomo francese, che ha contestualmente richiesto accertamenti medici per i nostri assistiti, i quali hanno riportato lesioni certificate, tra cui un trauma cranico e contusioni.

L’avvocato Battistini sottolinea con forza la sensibilità dei suoi assistiti nei confronti delle dinamiche discriminatorie, derivante da esperienze personali vissute in prima persona.
Nessuno di loro intende, né intenderà mai, replicare atti di intolleranza o violenza basati su motivazioni discriminatorie.
Al contrario, i suoi clienti, profondamente radicati nel tessuto sociale italiano, ripudiano qualsiasi forma di estremismo e di incitamento all’odio, indipendentemente dalla sua origine.
L’impegno dei suoi assistiti si estende a collaborazioni attive con individui provenienti da diverse nazionalità e religioni, inclusi membri della comunità ebraica, finalizzate a promuovere il dialogo e a contrastare ogni forma di discriminazione e violenza.

La ferma condanna delle atrocità che si stanno consumando nella striscia di Gaza, ribadisce il legale, è perfettamente in linea con questa visione di convivenza pacifica e di rispetto reciproco.
Il desiderio prevalente dei suoi assistiti, prosegue l’avvocato, è di favorire una cooperazione sinergica tra le comunità ebraica e palestinese, auspicando una risoluzione del conflitto in corso.
L’accusa di antisemitismo, pertanto, appare non solo ingiusta, ma anche profondamente lesiva, aggravata dalla diffusione di immagini che ne compromettono la reputazione e ne mettono a rischio l’incolumità personale e quella dei loro familiari.
In considerazione di tali circostanze, l’avvocato Battistini ha formalmente richiesto l’adozione di misure cautelative volte a proteggere la privacy e la sicurezza dei suoi assistiti, sollecitando la rimozione o, quantomeno, l’oscuramento dei volti ritratti nelle immagini diffuse, al fine di prevenire ulteriori danni e potenziali pericoli.

La giustizia, in questa complessa vicenda, deve essere resa con equità e imparzialità, garantendo il diritto alla difesa e il rispetto della verità dei fatti.

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