Un’onda di profondo affetto e commozione ha travolto il Bari Calcio, manifestandosi in un gesto emblematico di solidarietà umana che trascende il campo da gioco.
Al rientro degli allenamenti, all’interno dell’impianto antistatico, giocatori e staff tecnico, guidati dal mister Fabio Caserta, hanno svelato uno striscione che esprime la loro vicinanza e il loro sostegno a Matthias Verreth, il centrocampista belga dilaniato dal dolore per la perdita del figlio, Elliot, strappato prematuramente alla vita a soli un anno e mezzo.
La notizia, un fulmine a ciel sereno, aveva già costretto il club a sospendere bruscamente il ritiro pre-campionato a Roccaraso il 27 luglio, in segno di rispetto e comprensione verso il calciatore e la sua famiglia.
Quel silenzio forzato, quella sospensione delle attività, era un modo tangibile per comunicare un’empatia che le parole faticano a esprimere.
L’affetto del Bari non si limita a parole e gesti simbolici.
Una delegazione ufficiale del club, guidata da dirigenti e figure di spicco, si preparerà a partecipare ai funerali del piccolo Elliot, che si terranno domani a Hilvarenbeek, in Belgio.
La presenza sarà un attestato concreto di partecipazione al lutto, un abbraccio silenzioso in un momento di straziante dolore.
Questa vicenda, al di là della sua tragicità, mette in luce l’importanza del legame umano all’interno del mondo del calcio, spesso percepito come un ambiente competitivo e focalizzato sui risultati.
La reazione del Bari Calcio, però, dimostra come i valori di solidarietà, rispetto e compassione siano profondamente radicati nel tessuto umano che anima ogni squadra.
È un momento per riflettere sulla fragilità della vita, sulla forza dell’affetto e sulla necessità di sostenersi reciprocamente di fronte alle avversità, ricordando che dietro ogni calciatore, c’è innanzitutto una persona, una famiglia, un essere umano in lutto.
La comunità barese, e l’intero mondo del calcio, sono con Matthias e la sua famiglia, in questo momento di immenso dolore.
