L’estate 2024 in Alto Adige si è presentata con una dicotomia climatica intrigante, segnando un luglio caratterizzato da un’anomalia termica inaspettata e un agosto in transizione verso condizioni più tipiche stagionali.
Sebbene il mese di agosto abbia inaugurato con un andamento meteo instabile e temperature al di sotto della media, luglio si distingue per essere stato il più fresco degli ultimi undici anni, come evidenziato dal report mensile redatto da Dieter Peterlin, esperto dell’Ufficio Meteorologia e prevenzione valanghe di Bolzano.
L’analisi comparativa con il periodo di riferimento 1991-2020 rivela un calo di circa 0,5 gradi Celsius, un dato che contrasta con le tendenze globali di riscaldamento.
La massima escursione termica del mese, con 34,9°C, si è verificata il primo luglio a Bolzano, mentre il 30 luglio, a Sesto Pusteria, si è registrata una brusca inversione con soli 3,4°C, testimoniando l’ampia variabilità microclimatica che contraddistingue il territorio alpino.
Le precipitazioni hanno manifestato un marcato gradiente nord-sud.
Mentre la regione di Bolzano ha sperimentato un deficit pluviometrico rispetto alla norma, la porzione settentrionale dell’Alto Adige ha assistito a un incremento delle precipitazioni, oscillante tra il 20% e il 40%, imputabile alla frequenza di temporali intensi.
Questo fenomeno non è casuale e riflette la complessa interazione tra le correnti atmosferiche e l’orografia montuosa, che favorisce la formazione di nubi e piogge concentrate a nord.
La rete di monitoraggio meteorologico provinciale, composta da 95 stazioni automatizzate distribuite tra aree abitate (58) e zone montane (37), fornisce una dettagliata mappatura in tempo reale delle condizioni atmosferiche.
La disponibilità di questi dati, accessibili in diretta, è fondamentale per la gestione del territorio, la prevenzione di rischi naturali e l’ottimizzazione delle attività agricole e turistiche.
La densità e la distribuzione strategica delle stazioni consentono una precisa identificazione delle variazioni locali, essenziali per comprendere appieno le dinamiche climatiche alpine.
L’inizio di agosto, con il suo tempo variabile, suggerisce una fase di transizione verso condizioni più stabili.
Le previsioni indicano un progressivo aumento delle temperature nel corso della settimana, anche se è lecito attendersi oscillazioni e occasionali perturbazioni, tipiche della stagione estiva in montagna.
L’andamento climatico dell’Alto Adige, complesso e dinamico, sottolinea la necessità di un monitoraggio costante e di una comprensione approfondita dei processi atmosferici per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e garantire la resilienza del territorio.