Le profondità della Tassullo, un tempo cuore pulsante di estrazione di scaglia rossa, scisti neri e dolomia, si trasformano oggi in un laboratorio di innovazione e sostenibilità, ridefinendo il concetto stesso di sviluppo industriale.
Lungi dall’essere una semplice riconversione, il progetto si configura come un esempio paradigmatico di simbiosi tra attività estrattive, conservazione del patrimonio naturale e ricerca di soluzioni avanzate per il futuro.
L’eredità mineraria, incisa nella roccia trentina, accoglie ora non solo magazzini dedicati alla conservazione di eccellenze agroalimentari – milioni di bottiglie di Altemasi Trento Doc, tonnellate di mele Melinda, forme di Trentingrana – ma presto ospiterà Intacture, il primo data center civile d’Europa ad essere realizzato all’interno di una miniera attiva.
Un’iniziativa promossa da Trentino Data mine, un partenariato pubblico-privato che unisce il know-how dell’Università degli Studi di Trento, l’esperienza di Gpi, la competenza costruttiva di Covi Costruzioni e la visione strategica di Dedagroup Istituto Ateino di Sviluppo.
La peculiarità del luogo risiede nelle condizioni ambientali uniche: una temperatura costante di 12 gradi centigradi e l’assenza di infiltrazioni d’acqua, garantite dalla stabilità geologica della roccia.
Questi elementi naturali si traducono in vantaggi tangibili.
La roccia stessa, agendo da scudo termico naturale, riduce drasticamente i costi energetici associati al raffreddamento dei server, ottimizza l’uso del territorio, eliminando la necessità di ampie superfici dedicate a magazzini e capannoni industriali.
L’assenza di sistemi di refrigerazione elimina inoltre lo smaltimento di prodotti chimici inquinanti.
Infine, la struttura mineraria offre una protezione intrinseca contro eventi sismici, frane e interferenze elettromagnetiche, garantendo un elevato livello di sicurezza fisica e digitale.
Questo approccio innovativo non si limita alla mera ottimizzazione dei costi o all’incremento della sicurezza.
Esso incarna una filosofia di sviluppo profondamente radicata nella responsabilità sociale e ambientale, che valorizza il patrimonio territoriale e promuove l’integrazione tra produzione, competitività e benessere collettivo.
Il modello Tassullo rappresenta un caso studio esemplare per la nuova manifattura italiana, un’industria capace di coniugare eccellenza tecnologica, tutela dell’ambiente e rigenerazione del patrimonio culturale, generando investimenti che si qualificano per un cofinanziamento nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’apprezzamento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy sottolinea il valore intrinseco di una soluzione che proietta l’immagine dell’Italia come leader nell’innovazione sostenibile e nella valorizzazione del territorio.
Il progetto dimostra come le risorse apparentemente inutilizzate del sottosuolo possano, grazie alla visione lungimirante e alla collaborazione tra pubblico e privato, diventare motore di crescita e di sviluppo per l’intera comunità.