sabato 2 Agosto 2025
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Sapori Antichi, Tradizioni Vive: La Martella Festeggia a Matera

Nel cuore pulsante del borgo La Martella, a Matera, si rinnova un appuntamento gastronomico che trascende la semplice celebrazione culinaria, divenendo un vero e proprio rituale collettivo.
Per due serate consecutive, la comunità e i visitatori si riuniscono attorno a una tavola imbandita con i sapori autentici della terra, un omaggio alla tradizione contadina e un ponte verso il futuro.

La prima serata si apre con la “fedda rossa”, una bruschetta essenziale, un inno alla semplicità dei sapori: pane di semola di grani duri, la sua crosta abbrustolita dalla brace, irrorato d’olio extravergine d’oliva, un oro liquido che esalta la sua fragranza, e coronato dalla dolcezza intensa dei pomodori maturi, profumati di origano.
Un piatto che racchiude in sé la quintessenza della cucina lucana, un’esperienza sensoriale capace di deliziare anche i palati più esigenti.

La seconda serata, il primo agosto, si trasforma in un’immersione ancora più profonda nelle radici culturali del borgo, con la “crapiata”, un piatto dalla storia secolare, testimone di un’epoca in cui il cibo rappresentava non solo sostentamento, ma anche legame sociale e identità.
La crapiata è una zuppa generosa, un brodo denso e complesso, nato dalla necessità di utilizzare ogni prodotto del raccolto, evitando sprechi e creando un pasto nutriente e completo.
Patate, cereali antichi come il grano duro, legumi di ogni tipo – ceci, fagioli, cicerchie, lenticchie, fave secche – si fondono in un’armonia di sapori e consistenze, arricchiti dal profumo del sedano, dall’oro dell’olio e dalla sapienza del sale.
La preparazione di questa zuppa, come quella del pane, è un atto corale, un’occasione di condivisione e di trasmissione di saperi.

Volontari dell’associazione “Amici del Borgo” dedicano ore alla preparazione degli ingredienti, incarnando lo spirito di comunità che anima il borgo.

La piazza Montegrappa, teatro di queste celebrazioni, porta con sé la memoria di un periodo cruciale per la storia di Matera: gli anni ’50, segnati dall’approvazione della prima legge speciale sui rioni Sassi, un intervento legislativo innovativo che mirava a migliorare le condizioni di vita di una popolazione martoriata.

La piazza, testimone di quelle trasformazioni sociali ed economiche, accoglie oggi i visitatori in un’atmosfera di festa e di convivialità, richiamando alla mente l’eredità di figure illuministe come Adriano Olivetti, che contribuirono attivamente alla riqualificazione del borgo.

Queste serate gastronomiche si inseriscono nel più ampio progetto “Oltre 2025 – Borgo La Martella Matera”, un’iniziativa volta a valorizzare il patrimonio culturale e materiale del borgo, in occasione del settantesimo anniversario della sua fondazione.
Il progetto, patrocinato dal Comune di Matera, dall’Università degli Studi della Basilicata, dalla Fondazione Adriano Olivetti e dall’Associazione nazionale Comuni virtuosi, rappresenta un impegno concreto per il futuro, un’occasione per riappropriarsi delle proprie radici e per costruire un borgo più vivibile e accogliente, custode di tradizioni e di valori che si tramandano di generazione in generazione.
La crapiata, in particolare, simboleggia l’essenza di questa visione: un piatto che nutre il corpo e l’anima, un simbolo di resilienza e di speranza per il futuro di Matera.

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