sabato 2 Agosto 2025
29.2 C
Comune di Bari

Bari, polemiche per le chiavi a Albanese: richiesta di revoca

L’imminente consegna delle chiavi della città di Bari alla relatrice speciale delle Nazioni Unite Francesca Albanese, prevista per lunedì 4 agosto, ha generato una vibrante ondata di dissenso politico.

Un gruppo di esponenti di centrodestra, guidato da consiglieri comunali, l’eurodeputato Michele Picaro e il senatore Filippo Melchiorre, ha formalmente richiesto al sindaco Vito Leccese di revocare la decisione, manifestando profondo disappunto attraverso una lettera ufficiale consegnata a seguito di un incontro con la stampa presso la sede comunale.
La controversia non si limita alla mera opposizione alla figura di Albanese, ma affonda le sue radici in una più ampia riflessione sul ruolo e i limiti delle prerogative amministrative comunali in ambito internazionale.
Picaro ha esplicitamente definito Albanese una figura “divisiva e controversa”, sottolineando come l’impegno del sindaco debba concentrarsi prioritariamente sulle esigenze e le sfide che riguardano la comunità barese, evitando di essere travolta da dinamiche geopolitiche complesse.

La scelta, a loro avviso, appare un’incongruenza, una distrazione dalle responsabilità primarie dell’amministrazione locale.
Melchiorre ha aggiunto una critica significativa alle modalità con cui la decisione è stata presa, accusando l’amministrazione di una mancanza di condivisione e trasparenza.
Il proliferare di onorificenze come le chiavi della città, egli sostiene, rischia di svilire il significato stesso del riconoscimento, diluendone il valore simbolico.

Questa deriva, unita alla percezione di un’eccessiva politicizzazione della materia, alimenta la sensazione di una gestione poco ponderata delle risorse istituzionali.
Il ragionamento degli esponenti del centrodestra si estende oltre la specifica vicenda Albanese, delineando una visione chiara del rapporto tra politica locale e politica internazionale.

Ritengono che la gestione delle relazioni con il mondo esterno sia un compito primario del governo nazionale, mentre le amministrazioni comunali debbano focalizzarsi sulla risoluzione di problemi concreti, quali le tensioni che accompagnano la selezione del candidato alla presidenza della Regione, un processo cruciale per il futuro della comunità pugliese.
Per rafforzare la legittimità e la rappresentatività di simili onorificenze, Melchiorre ha suggerito un processo decisionale più ampio e partecipativo, che coinvolga attivamente le diverse forze politiche e sociali presenti nel territorio.
L’attuale modello, a loro avviso, appare elitario e poco incline al dialogo.
La protesta non si esaurisce con la mera richiesta di revoca.

Picaro ha preannunciato un’azione simbolica, qualora il sindaco confermasse la consegna delle chiavi, per rendere tangibile il dissenso e denunciare pubblicamente la divergenza di opinioni.

Questa iniziativa mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a sollecitare una riflessione più approfondita sui confini dell’azione amministrativa e sulla responsabilità del corpo politico nei confronti della comunità rappresentata.
L’azione, peraltro, si propone di essere un monito per il futuro, affinché decisioni di simile portata siano prese con maggiore ponderazione e condivisione.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -