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Sospensione Todde: Udienza Cruciale a Cagliari, Appello e Costituzione

Il 7 novembre si aprirà a Cagliari un’udienza cruciale che vedrà contrapporsi le interpretazioni legali attorno alla sospensione delle funzioni di Alessandra Todde, Presidente della Regione Sardegna.

La decisione, emersa da una seduta del consiglio elettorale presieduta da Giuseppe Frau, risponde a una diffida formale avanzata dal parlamentare di Forza Italia Piero Maieli, il quale ha richiesto con urgenza la convocazione per l’espletamento degli atti necessari alla dichiarazione ufficiale di decadenza.

L’avvio del processo d’appello segna una tappa significativa in una vicenda legale complessa e controversa, radicata in presunte irregolarità relative alla gestione dei finanziamenti e delle spese sostenute durante la campagna elettorale del 2024.

Il team legale della Presidente Todde, composto dagli avvocati Benedetto e Stefano Ballero e Giuseppe Macciotta, Priamo Siotto, aveva già presentato in Corte d’Appello, il 26 giugno, un atto di citazione volto a contestare la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Cagliari il 28 maggio.
Quest’ultima, pur non esprimendo un giudizio di colpevolezza, aveva sostanzialmente confermato l’ordinanza di decadenza emessa dal Collegio di Garanzia Elettorale, comminando una sanzione pecuniaria di 40.000 euro e indirizzando gli atti al Consiglio Regionale per le valutazioni di competenza.

La vicenda trascende la mera interpretazione di normative elettorali, sollevando interrogativi di più ampia portata riguardanti i limiti del potere sanzionatorio del Collegio di Garanzia Elettorale e il ruolo del Consiglio Regionale nel processo di verifica della legittimità del mandato di un Presidente.
La decisione di affrontare l’appello si configura come una difesa della stabilità istituzionale e della presunzione di innocenza, in un contesto politico delicato e caratterizzato da forti tensioni.
Parallelamente all’udienza d’appello, il 24 settembre si terrà un’udienza presso la Corte Costituzionale.
Questo appuntamento cruciale si concentrerà su ricorsi per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, un tema particolarmente sensibile che coinvolge la separazione dei poteri e l’equilibrio tra autonomia legislativa e controllo di legittimità.

La Giunta e il Consiglio Regionale hanno presentato ricorsi che contestano l’azione del Collegio di Garanzia Elettorale, mentre il governo ha deciso di opporsi, segnando un confronto diretto tra i diversi organi costituzionali.

La decisione di resistere in giudizio da parte del governo sottolinea la rilevanza costituzionale della questione, che va al di là del singolo caso specifico e tocca principi fondamentali dell’ordinamento giuridico italiano.
L’esito del conflitto di attribuzione potrebbe definire i confini dell’azione del Collegio di Garanzia Elettorale e chiarire il ruolo del Consiglio Regionale nel controllo del mandato del Presidente della Regione, con ripercussioni potenzialmente significative per il futuro delle dinamiche istituzionali in Sardegna e non solo.

L’esito di entrambe le udienze, quella d’appello e quella costituzionale, plasmerà il futuro politico della Regione Sardegna e contribuirà a definire i confini del potere elettorale e del controllo di legittimità.

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