Rinnovare la Sardegna: Un Piano Integrato per la Resilienza Forestale e la Salvaguardia del TerritorioIl recente disastro di Punta Molentis, ultimo di una serie di eventi catastrofici che hanno insanguinato il territorio sardo, impone una radicale revisione delle politiche di prevenzione e gestione degli incendi boschivi.
L’attuale approccio, caratterizzato da interventi emergenziali e di breve termine, si è dimostrato largamente insufficiente di fronte alla crescente intensità e frequenza degli eventi estremi, aggravati dai cambiamenti climatici in atto.
È giunto il momento di una strategia lungimirante, basata su un modello di resilienza forestale integrato e sostenibile.
Proponiamo alla Presidente della Regione, Alessandra Todde, un piano d’azione articolato su diversi pilastri, con l’obiettivo di trasformare la sfida rappresentata dagli incendi in un’opportunità per rigenerare il paesaggio sardo, rafforzare la sua economia e tutelare la sua identità culturale.
Rimboschimento Mirato e Biodiversità: Il fulcro del piano deve essere un massiccio programma di rimboschimento, focalizzato non solo sulla quantità di alberi piantati, ma anche sulla qualità.
È essenziale privilegiare specie autoctone, perfettamente adattate al clima e al suolo sardo, in grado di favorire la biodiversità, contrastare l’erosione e aumentare la capacità di stoccaggio di carbonio.
Il piano dovrà includere la mappatura dettagliata delle aree da riqualificare, tenendo conto delle specifiche caratteristiche ambientali e delle esigenze delle comunità locali.
Forza Lavoro per il Futuro Verde: L’implementazione del piano di rimboschimento richiede un impegno significativo in termini di risorse umane.
Proponiamo la creazione di un corpo di 25.000 addetti, selezionati attraverso programmi di formazione professionale mirati, che si occupino non solo della piantumazione degli alberi, ma anche della manutenzione delle aree riqualificate, della prevenzione degli incendi e della sensibilizzazione ambientale.
Questo investimento creerà opportunità di lavoro qualificato, contribuendo a contrastare lo spopolamento delle aree interne.
Tecnologia e Sorveglianza Proattiva: L’adozione di tecnologie all’avanguardia è imprescindibile per una sorveglianza proattiva del territorio.
Proponiamo l’utilizzo di droni equipaggiati con sensori termici e sistemi di intelligenza artificiale per il monitoraggio continuo delle aree a rischio, l’individuazione precoce di focolai d’incendio e l’ottimizzazione delle risorse per la risposta alle emergenze.
Parallelamente, è fondamentale l’implementazione di una rete di stazioni meteorologiche ad alta precisione per la raccolta di dati in tempo reale su temperatura, umidità, vento e precipitazioni, essenziali per la previsione del rischio incendi.
Mobilità Aerea Strategica e Autonoma: L’efficacia delle operazioni di spegnimento dipende in larga misura dalla rapidità di intervento.
Proponiamo l’affidamento dei servizi aerei di sorveglianza e spegnimento a società pubbliche, garantendo la disponibilità di personale specializzato e l’utilizzo di mezzi efficienti tutto l’anno.
L’impiego di elicotteri per il trasporto del personale nei cantieri di rimboschimento e l’irrorazione d’acqua nelle aree critiche rappresenta un investimento strategico per la prevenzione e la mitigazione del rischio.
Educazione Ambientale: La Coscienza del Futuro: La prevenzione degli incendi non si limita alla cura del territorio, ma passa anche attraverso l’educazione e la sensibilizzazione dei cittadini.
Proponiamo l’implementazione di programmi di educazione ambientale fin dalla scuola dell’infanzia fino all’università, promuovendo la conoscenza del patrimonio naturale sardo, la cultura della prevenzione e il rispetto dell’ambiente.
Un Investimento per il Futuro: Il piano proposto non è solo un intervento emergenziale, ma un investimento strategico per il futuro della Sardegna.
Oltre ai benefici ambientali – riduzione della CO2, aumento della capacità di assorbimento, ripristino delle sorgenti d’acqua, protezione del dissesto idrogeologico – il piano genererà un impatto positivo sull’economia locale, creando posti di lavoro, valorizzando le risorse naturali e rafforzando l’identità culturale del territorio.
L’esigenza di agire è urgente; la Sardegna non può permettersi ulteriori perdite.