Un’Onda di Gioventù e Fede: L’Umbria Custode di Speranze, in Attesa del Giubileo RomanoL’Umbria, terra di santi e di pace, ha recentemente ospitato un flusso vibrante di fede e speranza, accogliendo oltre duemila giovani pellegrini provenienti da diverse nazioni, un’ondata amplificata dalla presenza di numerosi altri ragazzi e ragazze impegnati in percorsi spirituali e di volontariato che attraversano la regione.
L’iniziativa, orchestrata con maestria dalla Conferenza Episcopale Umbra attraverso un gemellaggio diocesano, ha rappresentato un’occasione unica per un incontro fraterno e un’immersione nei luoghi simbolo della fede francescana.
L’accoglienza non si è limitata a eventi di carattere diocesano, come la vivace festa perugina in Piazza del Bacio o iniziative simili nelle principali città umbre, ma si è concretizzata in un’esperienza regionale che ha visto i gruppi di giovani convergere ad Assisi, cuore pulsante della spiritualità francescana.
Il programma, ricco di significato, ha offerto ai giovani l’opportunità di percorrere i luoghi sacri che hanno plasmato la vita di San Francesco: dalla solennità della Cattedrale di San Rufino, alla struggente semplicità della Basilica di Santa Chiara, al Santuario di San Damiano, culla della predicazione francescana, al Santuario della Chiesa Nuova, al maestoso complesso della Basilica di San Francesco, custode delle sue spoglie, e infine al Santuario della Spogliazione, dimora terrena del beato Carlo Acutis, testimone di carità e fede.
La domenica, il 27 luglio, ha visto il culmine dell’incontro con un momento di preghiera collettiva e festa, che ha animato il piazzale antistante la Basilica di Santa Maria degli Angeli.
L’evento è stato aperto dal caloroso saluto del Patriarca Latino di Gerusalemme, Cardinale Pierbattista Pizzaballa, alla presenza dei vescovi umbri, un segno tangibile della connessione universale della fede.
Ora, questa comunità di giovani si dirige verso Roma per celebrare il proprio Giubileo, un traguardo che culminerà con la Veglia del 2 agosto e la solenne Messa del 3 agosto, presieduta dal Papa Leone XIV, un’occasione per rinnovare la propria fede e condividere le esperienze vissute.
Monsignor Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Ceu, sottolinea come questi giovani abbiano incarnato valori fondamentali: la fratellanza, l’accoglienza, il rispetto e una profonda sensibilità verso i più vulnerabili, offrendo un esempio luminoso per le generazioni future.
L’impegno sinergico tra la Conferenza Episcopale Umbra, le diocesi, i santuari, la Regione Umbria, le Province di Perugia e Terni, i Comuni, le associazioni di volontariato, gli animatori degli oratori, i sacerdoti impegnati nella pastorale giovanile e le famiglie umbre, ha reso possibile questa straordinaria accoglienza, tessendo una rete di solidarietà e generosità che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti.
Le famiglie umbre, in particolare, hanno offerto un gesto di umanità e fraternità aprendo le porte delle proprie case, creando ponti di incontro e arricchendo il tessuto sociale della regione.
L’esperienza, più che un semplice evento, si configura come un seme di speranza piantato nel terreno fertile dell’Umbria, un inno alla fede e alla fratellanza, un invito a costruire un mondo più giusto e accogliente, illuminato dalla luce del Vangelo.