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Assoluzione per Paquetá: Scommesse, un Capitolo Chiude, un’Ombra Resta

La vicenda giudiziaria che ha coinvolto Lucas Paquetá, centrocampista di spicco del West Ham United, si conclude con una assoluzione dalle accuse principali relative a presunte manipolazioni di scommesse, aprendo un capitolo delicato ma cruciale per la sua carriera e per il futuro del club inglese.
L’inchiesta, avviata dalla Federcalcio inglese (FA) nell’agosto del 2023, aveva portato all’incriminazione del giocatore brasiliano, un talento di fama internazionale, con l’accusa di aver orchestrato ammonizioni simulate per influenzare i mercati delle scommesse, un reato grave che poteva costargli l’interdizione a vita dal calcio.

Le quattro partite al centro dell’indagine, che includevano incontri contro Leicester City (12 novembre 2022), Aston Villa (12 marzo 2023), Leeds United (21 maggio 2023) e Bournemouth (12 agosto 2023), sono state attentamente esaminate da una commissione indipendente.

Dopo un’approfondita analisi delle prove presentate e delle testimonianze raccolte, la commissione ha stabilito che l’accusa non è stata provata al di là di ogni ragionevole dubbio, decretando l’assoluzione del giocatore dalle accuse di manipolazione.
Questa decisione rappresenta un sollievo immenso per Paquetá, che ha sempre professato la sua innocenza.
Tuttavia, la vicenda non si esaurisce con l’assoluzione.

Parallelamente all’indagine principale, Paquetá era accusato di aver ostacolato le indagini stesse, violando le normative della FA (Regola F3) e non collaborando adeguatamente nella fornitura di informazioni e documenti richiesti (Regola F2).
A differenza delle accuse di manipolazione, la commissione ha ritenuto queste accuse parzialmente fondate, lasciando in sospeso una sanzione che, seppur presumibilmente meno severa rispetto a una squalifica a vita, potrebbe comunque impattare sulla sua carriera.

Il deferimento per queste violazioni procedurali solleva interrogativi sulla gestione delle indagini e sul ruolo del giocatore nel processo.

La reazione di Lucas Paquetá, espressa tramite un comunicato ufficiale, è stata un misto di gratitudine e desiderio di tornare in campo.

L’assoluzione dalle accuse più gravi è stata accolta con sollievo, e il giocatore ha voluto ringraziare la sua famiglia, la moglie, il West Ham United, i tifosi, il suo team legale e, soprattutto, Dio.

La vicenda ha rappresentato un periodo estremamente difficile per il giocatore, costretto a difendersi da accuse molto serie che avrebbero potuto compromettere la sua carriera e la sua reputazione.
L’avvocato di Paquetá, Alastair Campbell, ha sottolineato l’emozione e la gioia del suo cliente, evidenziando il peso enorme che si è tolto dalle spalle.

La decisione della commissione, pur non chiudendo completamente la vicenda con la questione della sanzione per mancata collaborazione, offre a Paquetá la possibilità di tornare a concentrarsi sul calcio e di contribuire con il suo talento al West Ham.

Il club inglese, dal canto suo, può pianificare il suo futuro mercato con la certezza di poter contare su un giocatore fondamentale come Lucas Paquetá, sebbene l’ombra di una potenziale sanzione per violazioni procedurali continui a persistere, aprendo la strada a future considerazioni legali e interpretazioni.

Il caso Paquetá evidenzia le delicate intersezioni tra il mondo del calcio, il diritto, la tecnologia e l’etica delle scommesse, un tema sempre più rilevante nell’era digitale.

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