Limite di centottanta giorni per locazioni turistiche confermato dalla Corte costituzionale

La sentenza della Corte costituzionale n. 94 depositata oggi ha confermato la legittimità dell’art. 4, comma 1, lettera f) della legge della Regione Valle d’Aosta n. 11 del 18 luglio 2023, che regola gli adempimenti amministrativi relativi alle locazioni brevi a fini turistici. In particolare, il limite di centottanta giorni per la durata massima delle locazioni turistiche riguardanti camere arredate in unità abitative destinate all’uso abitativo principale non interferisce con la disciplina dei contratti di locazione turistica breve e non incide sulle norme del diritto civile statuale.La Corte costituzionale ha respinto la questione sollevata dal Presidente del Consiglio dei ministri, sostenendo che la disposizione impugnata rientra nella competenza primaria della Regione in materia urbanistica, come previsto dallo statuto speciale. La Regione ha interpretato il cambio di destinazione d’uso dell’immobile da residenza principale a temporanea, derivante dall’affitto di camere arredate per fini turistici per più di centottanta giorni all’anno, come un utilizzo non meramente occasionale o momentaneo, in linea con le disposizioni della legge urbanistica regionale.È importante sottolineare che superare il limite temporale stabilito non pregiudica la validità e l’efficacia dei contratti tra privati, i quali rimangono disciplinati dalle norme del codice civile secondo quanto disposto dal decreto legislativo n. 50 del 2017 convertito in legge. In questo modo si garantisce una chiara distinzione tra le normative regionali in materia urbanistica e le disposizioni civilistiche relative ai contratti di locazione turistica breve.