L’estate 2025 si è rivelata un banco di prova severo per la Sicilia, teatro di un’emergenza incendi senza precedenti.
I dati preliminari del sistema informativo Astuto, gestito dal Corpo Forestale della Regione Siciliana, tracciano un quadro allarmante: da maggio a luglio si sono registrati 3.757 incendi, un’incidenza che ha divorato 4.977 ettari di bosco e, in misura ancora più estesa, 26.423 ettari di aree non boscate, evidenziando una vulnerabilità diffusa del territorio.
Il picco dell’emergenza, concentrato tra il 24 e il 26 luglio, ha saturato le linee di comunicazione del 1515, con 4.843 segnalazioni affluite in sole tre giornate, a fronte di un totale di 40.158 chiamate gestite dalle nove sale operative provinciali.
Questo dato riflette non solo l’intensità degli eventi, ma anche la crescente dipendenza dalla segnalazione popolare per l’attivazione dei soccorsi, sollevando interrogativi sull’efficacia dei sistemi di monitoraggio precoce.
Sul fronte operativo, l’impegno è stato titanico.
Oltre ai 4.700 operai forestali, incessantemente impiegati nella lotta diretta alle fiamme a terra, l’apporto del soccorso aereo regionale si è rivelato cruciale.
I dieci elicotteri regionali hanno accumulato 567 missioni, distribuendo 12.966 lanci d’acqua, mentre l’intervento aereo nazionale, in base alle disponibilità, ha potenziato ulteriormente le capacità di intervento.
La natura del territorio colpito, caratterizzato da ampie zone abbandonate, ricoperte da vegetazione erbacea secca e infestante, ha contribuito all’elevata propagazione degli incendi, accentuando la sfida per le squadre di terra e di volo.
L’assessore al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, ha espresso profonda gratitudine al Corpo Forestale, agli operai forestali, alla Protezione civile, ai Vigili del Fuoco e ai volontari, sottolineando il loro ruolo determinante nel contenimento degli incendi e, soprattutto, nella prevenzione di danni umani.
Oltre alla lotta attiva, un’attenzione particolare è stata rivolta all’individuazione e all’arresto dei responsabili: l’azione del Corpo Forestale di Enna, che ha sorpreso un individuo intento ad appiccare un incendio vicino a Troina, e l’intervento a Mazzarino, grazie all’ausilio di telecamere di sorveglianza, dimostrano l’intensificazione degli sforzi per contrastare gli atti dolosi.
Le indagini in corso nel Trapanese e nelle altre aree colpite testimoniano l’impegno a perseguire i colpevoli.
L’azione coordinata, diretta da 204 Direttori Operazioni di Spegnimento (Dos) del Corpo Forestale, supportati dai 9 Dos dei Vigili del Fuoco, ha dimostrato l’importanza di una struttura di comando centralizzata e specializzata.
Al contempo, l’episodio sottolinea l’urgenza di promuovere una maggiore consapevolezza civica e di rafforzare la collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e popolazione, al fine di prevenire futuri eventi simili e tutelare il patrimonio naturale della Sicilia.
È necessario, inoltre, investire in tecnologie di monitoraggio avanzate e in strategie di gestione del territorio più sostenibili, che tengano conto dei cambiamenti climatici e della crescente pressione antropica.