Dalla Biomassa al Futuro: Innovazione Sostenibile per un’Economia CircolareUn’iniziativa pionieristica, Co-Smart, sta tracciando una rotta audace verso un futuro più sostenibile, unendo le forze di istituzioni accademiche e centri di ricerca di rilievo, sia italiani che internazionali.
Il Politecnico di Bari, l’Università di Pisa, l’Università di Bologna e la Politecnica delle Marche sono tra i protagonisti di questo sforzo collettivo, focalizzato sulla valorizzazione di biomasse di scarto e rifiuti considerati inquinanti.
L’obiettivo primario è l’accelerazione dell’implementazione su larga scala di soluzioni innovative, in linea con gli imperativi della decarbonizzazione, della protezione ambientale e dell’economia circolare.
La presentazione dei risultati derivanti dai progetti Eco-Friend, Reobtain, Booster, Sustained e Amatevi, avvenuta a Roma presso la sede del Senato, ha offerto una panoramica tangibile del potenziale trasformativo di queste iniziative.
Il PoliBa, attraverso le esperte professoresse Maria Michela Dell’Anna ed Ester D’Accardi, ha contribuito a illustrare il percorso compiuto e le prospettive future.
Il progetto Eco-Friend si distingue per il suo approccio radicale alla minimizzazione dell’impatto ambientale.
La chiave di questo successo risiede nella capacità di riconvertire l’olio alimentare vegetale da cucina esausto, una risorsa spesso sprecata, in polioli, composti chimici versatili.
Questi polioli diventano poi elementi costitutivi per la produzione di polimeri flessibili, materiali derivati in larga misura (circa l’80%) da risorse vegetali riciclate, caratterizzati da un’eccellente resistenza meccanica e dalla capacità di ritornare facilmente alla forma originale.
Questa innovazione apre la strada alla sostituzione dei poliuretani tradizionali in applicazioni cruciali come l’imbottitura dei sedili auto, i cruscotti e i pannelli isolanti.
Il risultato è una riduzione significativa della dipendenza da risorse fossili e una diminuzione delle emissioni inquinanti.
Il progetto Reobtain, seguendo una logica simile, si concentra sulla trasformazione dell’olio vegetale esausto in biolubrificanti ad alte prestazioni.
Questi lubrificanti, caratterizzati da un’elevata stabilità termica e da una notevole efficacia, possono essere impiegati al posto dei lubrificanti derivati dal petrolio, contribuendo a ridurre l’impronta ambientale del settore dei motori e dei macchinari, con particolare riferimento ai sistemi di serraggio dei bulloni.
Un aspetto particolarmente interessante è rappresentato dal progetto Sustained, che affronta la problematica dello smaltimento delle reti da pesca dismesse.
Attraverso processi di recupero e riqualificazione, queste reti vengono trasformate in componenti innovativi per l’industria automobilistica, come gli agganci per le cinture di sicurezza, dimostrando la possibilità di dare nuova vita a materiali altrimenti destinati a rimanere inutilizzati o a danneggiare gli ecosistemi marini.
Infine, il progetto Amatevi si distingue per l’approccio creativo nella valorizzazione delle reti da pesca dismesse, trasformandole in tessuti tecnici destinati al rivestimento degli interni delle automobili.
Questa iniziativa non solo riduce l’impatto ambientale dello smaltimento delle reti, ma promuove anche lo sviluppo di materiali innovativi e sostenibili per l’industria automobilistica.
L’insieme di questi progetti, orchestrato dal coordinamento Co-Smart, rappresenta un esempio concreto di come la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica possano contribuire a costruire un futuro più verde e prospero, in cui la gestione responsabile delle risorse e l’economia circolare diventino i pilastri di un modello di sviluppo sostenibile.