L’Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASREM) ha recentemente formalizzato l’assegnazione di incarichi a tempo determinato, con durata di sei mesi, a venti professionisti medici.
Questi medici, provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione Europea e da Stati Terzi, possiedono titoli di studio acquisiti in contesti internazionali e attualmente in attesa di riconoscimento formale da parte del Ministero della Salute, risultano comunque idonei secondo la normativa vigente.
L’iniziativa si configura come una risposta strategica a un quadro complesso, che vede la sanità molisana confrontarsi con sfide strutturali legate alla carenza di personale medico e alla difficoltà di reperire risorse umane specializzate.
La decisione di ricorrere a professionisti provenienti da contesti formativi diversi dall’ambito europeo non è un’eccezione, ma un atto di gestione proattiva volto a salvaguardare l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ovvero il pacchetto di prestazioni sanitarie garantite a tutti i cittadini.
L’impiego di questi medici avviene in aree cruciali per l’assistenza alla popolazione, con particolare attenzione ai reparti di Pediatria, Anestesia e Rianimazione, Medicina d’Emergenza-Urgenza, Ginecologia e Ostetricia, e Ortopedia e Traumatologia, distribuite negli ospedali regionali.
Questa distribuzione mira a colmare lacune specifiche e a sostenere i team esistenti, alleggerendo il carico di lavoro e migliorando l’efficienza operativa.
L’atto dell’ASREM rappresenta un tentativo di bilanciare l’imperativo della continuità assistenziale con le limitazioni imposte dalle normative sull’accesso al sistema sanitario nazionale per professionisti non comunitari.
La selezione dei candidati è avvenuta sulla base di una procedura di valutazione trasparente, in risposta a bandi pubblici mirati a reperire figure professionali qualificate, in grado di contribuire attivamente al miglioramento della qualità dei servizi sanitari offerti.
La misura, benché temporanea, sottolinea la necessità di implementare strategie a lungo termine per affrontare la cronica carenza di medici, che si acuisce a causa di fattori demografici, migratori e di attrattività del sistema sanitario regionale.
L’esperienza acquisita durante questi sei mesi potrebbe fornire spunti utili per valutare l’opportunità di sviluppare percorsi di riconoscimento dei titoli di studio esteri più rapidi ed efficienti, favorendo l’integrazione di professionisti validi nel tessuto sanitario molisano.