mercoledì 10 Settembre 2025
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Comune di L'Aquila

Abruzzo, legge 32/2021: un nuovo impulso per i borghi montani

Un segnale di resilienza e potenziale rinascita si manifesta nelle aree montane abruzzesi, dove, a distanza di pochi anni dall’introduzione della legge regionale 32/2021, si registra un incremento demografico significativo: quasi mille nuovi residenti in più rispetto al 2021.
Questo dato, emerso dal recente report del Comitato per la Legislazione del Consiglio regionale dell’Abruzzo, testimonia l’efficacia, seppur parziale, di una politica mirata a contrastare lo spopolamento e a rivitalizzare i borghi interni, spesso altrimenti destinati all’abbandono.

La legge regionale, concepita come un pilastro per il sostegno socio-economico di questi territori fragili, si articola attorno a tre assi principali: assegni di natalità per incentivare le nascite, incentivi economici per i nuovi residenti desiderosi di stabilirsi e avviare attività, e agevolazioni per le nuove imprese che scelgono di insediarsi nelle aree montane.
Un ulteriore elemento di supporto è rappresentato dal rimborso delle rette scolastiche, introdotto nel 2023 per alleggerire il carico finanziario delle famiglie.

Il Comitato per la Legislazione, presieduto da Carla Mannetti e supportato da un gruppo di consiglieri e rappresentanti istituzionali, ha condotto un’approfondita analisi, attraverso ventidue audizioni con sindaci, funzionari regionali e altri stakeholder chiave, per valutare l’impatto della normativa e individuare aree di miglioramento.
Il report non è solo una fotografia dello stato attuale, ma anche una base solida per un aggiornamento del testo normativo, che tenga conto delle esigenze emergenti e delle nuove sfide che si presentano.
I beneficiari diretti di questa politica sono 176 comuni, con una popolazione inferiore ai 3.000 abitanti, che si trovano ad affrontare problematiche strutturali legate alla carenza di infrastrutture, alla scarsità di opportunità lavorative e alla difficoltà di accesso ai servizi essenziali.
Il triennio 2022-2024 ha visto l’erogazione di oltre 11 milioni di euro in incentivi, di cui 8,3 milioni destinati ai nuovi residenti e 2,7 milioni per gli assegni di natalità.
Un aspetto particolarmente incoraggiante è la ripresa dell’imprenditorialità locale.
Nel 2022 si sono contate 11 nuove aperture di attività commerciali e artigianali, numero salito a 19 nel 2023.

Queste nuove imprese, in gran parte concentrate nei settori del commercio e dei servizi, rappresentano un importante motore di sviluppo economico e occupazionale per le aree montane.
L’agricoltura, seppur in misura minore, sta recuperando terreno, grazie anche a iniziative di valorizzazione dei prodotti tipici e di promozione del turismo rurale.

Il futuro di questa politica di rivitalizzazione passa attraverso un processo di continuo adattamento e miglioramento.
L’impegno del Consiglio regionale e degli enti locali è quello di favorire un dialogo aperto e costruttivo con tutti gli attori coinvolti, attraverso un tavolo di lavoro dedicato, che si terrà a settembre, con l’obiettivo di definire le priorità e le strategie per il futuro.
L’auspicio è che questa legge possa costituire un modello virtuoso per altre regioni italiane che si trovano ad affrontare sfide simili, dimostrando che investire nelle aree interne e nelle comunità marginalizzate è un investimento nel futuro del Paese.

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