sabato 2 Agosto 2025
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Genova

Genova: Truffa agli anziani, una giovane donna arrestata.

Una rete di manipolazione e furto, tessuta attorno alla vulnerabilità degli anziani, si è concretizzata in due episodi distinti a Genova, portando all’arresto di una giovane donna rumena di vent’anni.
La sua strategia, fredda e calcolata, sfruttava la naturale inclinazione all’empatia e alla fiducia che spesso gli anziani riversano nei confronti dei più giovani, costruendo un inganno basato sulla simulazione di difficoltà economiche e bisogni impellenti.
Nel primo caso, la giovane approfittò della solitudine e della generosità di un uomo ultrottantenne, tessendo una narrazione di precarietà tale da spingerlo ad invitarla a condividere un pasto in casa.
L’apparente innocuità della richiesta celava un’abile trappola: una volta all’interno dell’abitazione, la donna, con una rapidità e una sicurezza inquietanti, somministrò una sostanza narcotizzante, sottraendo alla vittima un bottino consistente in 4.500 euro e preziosi gioielli.

Il secondo episodio rivela una perversione ancora maggiore nella sua tattica.
La giovane, approfittando della fragilità emotiva e talvolta della ricerca di affetto di un uomo di 66 anni, propose un incontro a pagamento, creando una situazione di compromesso che le avrebbe facilitato l’accesso alla sua abitazione.

Anche in questo caso, una volta all’interno, l’inganno si concretizzò nella somministrazione di un potente ipnotico e nel furto di un Rolex, un simbolo di prestigio e un ulteriore colpo alla dignità della vittima.

L’inchiesta, condotta con determinazione dalla polizia e dai carabinieri, ha permesso di identificare la responsabile grazie all’analisi scrupolosa delle immagini di videosorveglianza.

L’accusa si concentra sull’utilizzo di Zolpidem, un farmaco appartenente alla classe dei farmaci simil-benzodiazepinici, noto per le sue proprietà ipnotiche e sedative.

La sua forma di somministrazione, sciolto in un liquido e iniettato tramite siringhe, testimonia una pianificazione precisa e una spregiudicatezza preoccupante.
Questo caso solleva importanti interrogativi sulla protezione degli anziani, un segmento della popolazione particolarmente esposto a forme di abuso e truffa.

La complessità della vicenda non risiede solo nella gravità dei reati commessi, ma anche nella capacità della criminalità di sfruttare le debolezze umane e la generosità, erodendo la fiducia e il senso di sicurezza di una comunità.

La vicenda richiede una riflessione più ampia sulle strategie di prevenzione e sensibilizzazione, affinché simili episodi non possano ripetersi, garantendo un ambiente sicuro e protettivo per tutti i cittadini più vulnerabili.

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