mercoledì 10 Settembre 2025
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Campobasso: Nuovo Questore, Emergenza Criminalità e Appello ai Cittadini

Il Molise, crocevia geografico e culturale, si presenta come un’area strategica, e la sua peculiare posizione geografica impone una riflessione urgente: la salvaguardia del territorio della provincia di Campobasso dalle insidie della criminalità organizzata.

Questo è l’imperativo che il nuovo questore, Domenico Farinacci, ha sottolineato con chiarezza nel giorno del suo ingresso in carica, delineando le sfide che attendono la sua guida.

Il basso Molise, in particolare, possiede caratteristiche intrinseche che lo rendono vulnerabile, un terreno potenzialmente appetibile per organizzazioni criminali alla ricerca di nuove aree di influenza.

La sua posizione, a cavallo tra diverse regioni, amplifica le dinamiche criminali, rendendo cruciale un’azione preventiva e mirata.
Questore Farinacci, originario di Vasto, ma profondamente legato alle sue radici molisane, porta con sé una conoscenza diretta del territorio.
Il suo pregresso incarico di capo della Squadra Mobile a Campobasso costituisce un vantaggio significativo, una familiarità che permette di comprendere le sottigliezze del contesto locale.
Tuttavia, egli stesso riconosce che la staticità è un lusso che non ci si può permettere, soprattutto in ambito di ordine e sicurezza pubblica.

L’evoluzione rapida delle dinamiche criminali esige una costante vigilanza e un adattamento continuo delle strategie operative.
La priorità assunta dal nuovo questore non è semplicemente di contrasto alla criminalità, ma di protezione del tessuto sociale molisano.

Si tratta di un impegno che va oltre la repressione, mirando a prevenire l’infiltrazione criminale nelle attività economiche e nel tessuto connettivo delle comunità locali.

La conoscenza approfondita del territorio, maturata durante la sua precedente esperienza, sarà uno strumento fondamentale per individuare le vulnerabilità e anticipare le mosse criminali.
In quest’ottica, il questore Farinacci lancia un appello esplicito alla collaborazione civica.
La questura si configura come un punto di ascolto aperto, pronto a ricevere segnalazioni, suggerimenti e qualsiasi informazione utile a rafforzare l’azione di polizia.
La consapevolezza che l’efficacia dell’attività investigativa dipende in larga misura dalla partecipazione attiva della cittadinanza è un principio cardine.

La sinergia tra forze dell’ordine e comunità locale rappresenta la chiave per costruire un Molise più sicuro e resiliente.

Il suo passato, segnato dall’esperienza come questore di Udine e dal significativo contributo alle indagini che portarono all’arresto di Angelo Izzo, noto come il “mostro del Circeo”, in relazione al duplice omicidio di Ferrazzano, testimonia la sua competenza e determinazione nel contrasto alla criminalità, anche quella più efferata.
Questa esperienza, unita alla sua profonda conoscenza del contesto molisano, gli permetterà di affrontare le sfide che lo attendono con una visione chiara e una strategia mirata, rafforzando la sicurezza e la fiducia dei cittadini.

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