“Labour britannico: la sfida di Starmer alle elezioni anticipate”

Il Labour britannico si trova in una situazione complicata in vista delle imminenti elezioni politiche anticipate del 4 luglio. Sir Keir Starmer, leader neomoderato del partito, è il favorito rispetto ai Tory di Rishi Sunak, ma deve affrontare una sfida difficile a causa del sistema uninominale secco vigente nel Regno Unito. La sua ricerca di una maggioranza assoluta potrebbe trasformarsi in un mezzo fallimento se non fosse decisiva, come suggeriscono i pronostici. La concorrenza dei candidati progressisti, pronti a correre da soli con i Verdi o altre formazioni minori critici della svolta centrista di Starmer, potrebbe creare ulteriori complicazioni.Un caso particolarmente significativo è quello di Jeremy Corbyn, ex leader del Labour e predecessore di Starmer. A 75 anni, Corbyn ha annunciato la sua candidatura “indipendente” per difendere il suo seggio a Islington North contro il suo ex partito. Nonostante la pesante sconfitta subita dal Labour sotto la sua leadership alle elezioni del 2019, Corbyn rimane popolare nel collegio londinese dove è stato eletto rappresentante al Parlamento per ben 40 anni.Espulso da Starmer alcuni anni fa con l’accusa di non aver affrontato adeguatamente le accuse di antisemitismo nel partito, Corbyn ha sempre respinto tali contestazioni considerandole false e strumentali. Oggi conferma la sua rottura definitiva con il Labour rivendicando posizioni radicali e pacifiste su questioni internazionali, economiche, sociali e ambientali. Tematiche su cui Starmer viene criticato per avere posizioni moderate o addirittura simili a quelle dei Tory di Sunak, soprattutto riguardo ai conflitti russo-ucraino e israelo-palestinese.La scelta di Corbyn di presentarsi come candidato indipendente rappresenta un ulteriore ostacolo per il Labour nella corsa verso le elezioni anticipate britanniche. La divisione all’interno del partito tra correnti progressiste e moderatrici potrebbe compromettere gli sforzi di Starmer per ottenere una vittoria netta e convincere gli elettori dell’importanza della sua leadership nell’affrontare le sfide future che il Regno Unito dovrà affrontare sul piano nazionale e internazionale.