venerdì 12 Settembre 2025
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Basilicata: Allarme Ammortizzatori, Fragilità Strutturale e Futuro Precario

Basilicata: un’emergenza ammortizzatori sociali e le radici di una fragilità strutturaleI dati relativi al primo semestre 2025 in Basilicata proiettano un quadro allarmante per il mercato del lavoro regionale, evidenziando un incremento esponenziale delle ore di ammortizzatori sociali – superiore al 206% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Una fotografia impietosa, resa ancor più preoccupante se si considera l’impatto potenziale dell’applicazione dei dazi statunitensi, che potrebbe ulteriormente aggravare la situazione economica.

L’analisi dettagliata, condotta dalla Uil sulla base dei dati Inps, rivela un’impennata significativa: 12,5 milioni di ore erogate, a fronte dei 4 milioni registrati l’anno precedente.

La componente più rilevante di questo incremento è rappresentata dalle ore di Cigs (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria), salite a 11,4 milioni (+313,5%), mentre le ore di Cig ordinaria hanno subito una leggera diminuzione del 20,2%, attestandosi a 1,1 milioni.

La provincia di Potenza concentra la stragrande maggioranza delle richieste, con 11,7 milioni di ore, mentre la provincia di Matera si attesta a 658.000.
L’emergenza ammortizzatori non è un fenomeno isolato, ma il sintomo di una più ampia e profonda fragilità strutturale che affligge il mercato del lavoro italiano da anni.

Un intreccio di fattori complessi e interconnessi ne sono la causa: l’accelerazione delle trasformazioni tecnologiche, con la conseguente richiesta di nuove competenze e la ridefinizione dei profili professionali; la riorganizzazione delle filiere produttive, spesso caratterizzata da delocalizzazioni e processi di delocalizzazione; le ripercussioni delle crisi aziendali, sia originate internamente che derivanti da fattori esterni come le tensioni geopolitiche.
In questo contesto di profonda incertezza economica e sociale, gli ammortizzatori sociali – che includono la Cassa Integrazione Guadagni, il Fondo di Integrazione Salariale, i Fondi di Solidarietà Bilaterali e la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego – assumono un ruolo cruciale.
Non sono più un semplice strumento di supporto temporaneo, ma una rete di sicurezza indispensabile per la gestione delle transizioni occupazionali e per la salvaguardia del reddito dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolti in situazioni di sospensione o cessazione dell’attività produttiva.

Tuttavia, l’utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali non può rappresentare una soluzione definitiva.

È necessario un cambio di paradigma, che ponga al centro le politiche attive del lavoro, la formazione professionale, la riqualificazione delle competenze e le strategie di sviluppo industriale.
Si tratta di interventi concreti, volti a creare opportunità di lavoro stabile e dignitoso, che consentano ai lavoratori di acquisire le competenze necessarie per affrontare le sfide del mercato del lavoro del futuro.

La persistente prevalenza di contratti a termine e part-time, come confermato dai dati Unioncamere relativi alle nuove assunzioni estive, aggrava ulteriormente la situazione.
Su 3.750 nuove entrate nel mercato del lavoro, solo il 18% sarà a tempo indeterminato o in apprendistato, mentre l’82% sarà rappresentato da contratti a termine.

Questa precarietà strutturale rischia di perpetuare un circolo vizioso di insoddisfazione, frustrazione e fuga di cervelli dalla regione, compromettendo il futuro economico e sociale della Basilicata.
È imperativo invertire questa tendenza, investendo in politiche che promuovano la qualità del lavoro e la creazione di opportunità per i giovani, affinché possano costruire un futuro di prosperità e benessere nella propria terra.

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