martedì 5 Agosto 2025
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Campania Sanità: Autonomia a Rischio, Ricatto Istituzionale?

La Regione Campania, formalmente tornata ad esercitare una certa autonomia gestionale nel sistema sanitario a partire dal 2019, si trova ancora a navigare in acque torbide, con la piena libertà di programmazione e utilizzo dei fondi compromessa da vincoli esterni.

La situazione, lungi dall’essere un controllo costruttivo, appare sempre più come un ricatto istituzionale, un paradosso sottolineato con forza da Bruno Zuccarelli, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Napoli e provincia.
Il fulcro della questione risiede nel contrasto tra l’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati – in ambito ospedaliero, distrettuale e nella prevenzione – e l’impossibilità di tradurre tale successo in una reale autonomia decisionale.
Questa dinamica non solo ostacola l’innovazione e l’adattamento del sistema sanitario regionale alle specifiche esigenze del territorio, ma genera anche un clima di incertezza e frustrazione tra i professionisti sanitari.

Zuccarelli, con l’impegno etico e professionale che lo contraddistingue, denuncia apertamente un inutile conflitto politico che rischia di compromettere direttamente il diritto alla salute dei cittadini campani.

L’Ordine dei Medici, garante della qualità e dell’etica professionale, si schiera dalla parte dei sanitari e dei pazienti, vittime di una spirale di rinvii e strumentalizzazioni.
La richiesta di uscita dal piano di rientro, avanzata dalla Regione, si scontra con resistenze che trascendono la logica amministrativa e si insinuano in un terreno fatto di dinamiche politiche preconcette.

L’ostinazione nel mantenere vincoli superati appare come una sminuzzazione del diritto alla cura, trasformando la vita dei cittadini in un campo di battaglia istituzionale.
L’Ordine dei Medici, in consonanza con la sua missione di tutela della salute pubblica, esorta i rappresentanti istituzionali a superare queste barriere e a riconoscere il merito raggiunto dalla Campania.
Si sottolinea che, qualora i presupposti per l’autonomia siano stati effettivamente soddisfatti, il Governo dovrebbe restituire immediatamente alla Regione la piena autonomia gestionale.
Altrimenti, si auspica il coraggio di procedere con una nuova fase di commissariamento, piuttosto che perpetuare una situazione che danneggia irrimediabilmente i cittadini.

L’autonomia, in definitiva, non è un privilegio da concedere, ma un diritto fondamentale che deve essere restituito, nel rispetto della dignità e della salute dei campani.

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