lunedì 4 Agosto 2025
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Campi Flegrei: Nuova Sequenza Sismica e Preoccupazioni

La complessa area vulcanica dei Campi Flegrei è stata recentemente teatro di un episodio sismico di notevole intensità, caratterizzato da una sequenza di eventi tellurici che hanno destato attenzione e stimolato ulteriori approfondimenti scientifici.
La scossa principale, con magnitudo di 2.4, si è verificata alle ore 00:45, rilevata e accuratamente catalogata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Tale evento, pur non costituendo un terremoto di proporzioni eccezionali, si inserisce in un contesto geologico intrinsecamente dinamico e con una storia di attività vulcanica significativa.

La sequenza sismica non si è limitata a questo singolo evento.

Successivamente, si sono verificate altre scosse di magnitudo inferiore, rispettivamente di 1.0 alle 01:54, 1.3 alle 2:53, 1.4 alle 07:12 e 1.6 alle 16:24.

Queste repliche, sebbene meno intense della scossa principale, forniscono informazioni preziose per gli studiosi, permettendo di tracciare l’evoluzione del campo di deformazione e di modellare, con maggiore precisione, i processi che alimentano l’attività sismica in profondità.

L’assenza di danni materiali, fortunatamente, testimonia l’efficacia dei sistemi di monitoraggio e la relativa profondità degli eventi sismici.

Tuttavia, l’episodio solleva interrogativi importanti sull’interazione tra la tettonica regionale, la risalita di fluidi magmatici e la pressione dei gas disciolti nel sottosuolo flegreo.
I Campi Flegrei, o “Pali di Averno”, rappresentano un bacino vulcanico attivo, formato da un calderone collassato in seguito a eruzioni violente nel passato remoto.

L’area è soggetta a bradisismo, un fenomeno di lenta deformazione del suolo causato dalla risalita di magma e dall’espansione di fluidi.
La sismicità che lo caratterizza è spesso correlata a questi processi di deformazione, e la comprensione della sua evoluzione è cruciale per la valutazione del rischio vulcanico e sismico.

L’INGV, con la sua rete di sismografi e strumenti di monitoraggio geochimico e geodetico, continua a registrare e analizzare i dati, al fine di migliorare la capacità di previsione e mitigazione dei rischi associati all’attività vulcanica e sismica dei Campi Flegrei.

L’interpretazione dei dati recenti, combinata con lo studio delle eruzioni passate e delle deformazioni del suolo, permette di affinare i modelli di rischio e di fornire indicazioni utili per la gestione del territorio e la tutela della popolazione.

La continua ricerca scientifica è essenziale per comprendere la complessa dinamica di questa area vulcanica e garantire la sicurezza delle comunità che vi abitano.

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