“I Dannati” di Roberto Minervini: un capolavoro premiato a Un Certain Regard che riflette sulla divisione e la violenza nella società americana.

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Roberto Minervini, acclamato regista premiato a Un Certain Regard per il suo capolavoro “I Dannati”, non nasconde la sua gioia con discrezione e riservatezza. Mentre osserva la pergamena che attesta il suo esordio nel cinema di finzione, dopo anni di successi come documentarista, si sente quasi timido nel togliere il fiocco di seta rossa. “Ciò che mi ha colpito – ammette – è che i giurati hanno elogiato un racconto sulla guerra civile del 1861 privo di spettacolarizzazione, eroismo o battaglie, senza nemmeno mostrare il nemico. Questo li ha sorpresi e forse sconcertati, ma il fatto che abbiano ricordato ‘I Dannati’ dopo più di 10 giorni dimostra che ha lasciato un’impronta indelebile nella loro memoria”. Di fronte a un film che rivive il passato per riflettere sul presente, è inevitabile pensare all’America contemporanea, divisa tanto profondamente quanto ai tempi della guerra civile. “L’America si è costruita – osserva Minervini – sull’ideale dell’unione e della frontiera, dove ognuno creava le proprie leggi. Ma quell’unione nacque da violenza e sangue. Mi preoccupa l’attuale enfasi sulla famiglia, sui valori biblici e sull’unità del popolo, poicheeacute; ciò offusca l’importanza delle imminenti elezioni di novembre. Percepisco un crescente senso d’ira, una ricerca ossessiva della verità costruita su messaggi piuttosto che sui fatti reali. In questo clima di divisione politica tra magistratura e amministrazione, persino il governo fatica a comunicare con una nazione spaventata e arrabbiata. Spero che la stanchezza non prevalga”.Percheeacute; questa volta un film di finzione? “Per liberarmi dalla prospettiva altrui – spiega Minervini – per commettere i miei errori senza condizionamenti esterni e per sfidarmi con un linguaggio cinematografico che ho dovuto inventare”. Il suo primo lungometraggio in finzione, “I Dannati”, ha conquistato il premio come miglior regia a Un Certain Regard, confermando ancora una volta il talento straordinario di Minervini nel passaggio dal documentario alla fiction. Una profonda riflessione sulla violenza all’interno del contesto della Guerra Civile americana: questo è ciò che offre il film prodotto da Rai Cinema attualmente proiettato grazie a Lucky Red nelle sale cinematografiche.

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