lunedì 4 Agosto 2025
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Roma Sotterranea: La Metro C Scopre Tesori Imperiali

L’imponente progetto di realizzazione della stazione di Piazza Venezia, nodo cruciale della linea C della metropolitana romana, ha innescato un’eccezionale finestra sul passato, rivelando le vestigia di una storia urbana complessa e stratificata.

Gli scavi archeologici, condotti sotto la rigorosa supervisione della Soprintendenza Speciale di Roma, hanno restituito alla luce strutture di epoche diverse, offrendo una prospettiva inedita sulla topografia storica del centro della capitale.
Le prime emergenze risalgono al periodo tardo repubblicano e al primo impero, manifestandosi in un complesso architettonico polizonale.
Questi resti, interpretati come frammenti di *insulae*, le tipiche residenze multifamiliari che caratterizzavano il tessuto abitativo della Roma imperiale, si sviluppano a ridosso del tracciato originario della Via Flaminia.

L’analisi del tracciato medievale della strada, scoperto durante gli scavi, evidenzia una trasformazione significativa rispetto alla pavimentazione in basoli tipica dell’epoca romana.
In questa fase, la via si presenta come una piattaforma di terra battuta, frutto di successivi strati di sedimentazione, testimonianza di una manutenzione costante e adattamento alle esigenze della città.
L’epoca medievale ha lasciato anche la sua impronta con la scoperta di semplici fornaci calcaree, strategicamente posizionate lungo il limitare della Via Flaminia per agevolare il trasporto del marmo necessario alla produzione di calce viva, un materiale fondamentale per l’edilizia dell’epoca.
La loro ubicazione riflette l’importanza logistica e la necessità di ottimizzare le risorse.

Marta Baumgartner, responsabile scientifica dello scavo, sottolinea il valore inestimabile di questo ritrovamento, definendolo un’occasione unica per approfondire la conoscenza della configurazione storica del centro di Roma.

L’integrazione di queste strutture abitative imperiali nel quadro urbanistico esistente offre una prospettiva più ricca e articolata, permettendo di contestualizzare i monumenti iconici all’interno del contesto abitativo che li ha generati.

La stratificazione storica di Roma si manifesta in tutta la sua complessità.

Le costruzioni che si sono succedute nel corso dei secoli, inclusi i palazzi moderni demoliti durante l’allargamento di Piazza Venezia tra Ottocento e Novecento, hanno inglobato e ricoperto le strutture più antiche, creando un intricato arazzo di memorie e significati.
La piena comprensione di questa stratificazione richiede un’analisi meticolosa dei reperti, un’attenta documentazione e un approccio multidisciplinare che coinvolga archeologi, storici dell’arte e urbanisti.
La realizzazione della linea C della metropolitana rappresenta, quindi, un’opportunità imperdibile per restituire alla collettività un patrimonio storico inestimabile.
Come evidenzia la soprintendente speciale di Roma, Daniela Porro, è proprio nel “sontuoso palinsesto” di epoche diverse che si cela il fascino unico di questo scavo, un fascino che dovrà essere valorizzato e integrato nel design della futura stazione.

Il progetto, finanziato da Roma Capitale e realizzato da Metro C, in collaborazione con Webuild e Vianini Lavori, testimonia l’impegno a conciliare lo sviluppo infrastrutturale con la tutela del patrimonio culturale, garantendo che la storia di Roma continui a vivere e ad ispirare le generazioni future.

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