La compagnia teatrale Floez viaggia in tour con il suo talentuoso cast di attori che indossano maschere, regalando emozionanti spettacoli.

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05 febbraio 2024 – 10:46

Nel trentesimo anniversario della sua fondazione nel 1994, il gruppo teatrale tedesco Familie Floez si trova in Italia per mostrare la propria arte attraverso un linguaggio del corpo non convenzionale. Utilizzando maschere che rivelano ciò che è nascosto nell’animo umano, il gruppo ha viaggiato in 34 paesi ottenendo successo internazionale. I direttori artistici Michael Vogel e Hajo Schuler presentano al Teatro Verdi di Salerno lo spettacolo “Hotel Paradiso”, diretto da Vogel, che successivamente sarà in scena alla Sala Umberto di Roma dal 6 all’11 febbraio. Nel frattempo, la compagnia sta portando in giro per l’Italia la loro ultima creazione, “Hokuspokus”, diretta da Schuler. Dopo le repliche milanesi a gennaio, lo spettacolo sarà al Puccini di Firenze il 2 e 3 marzo, al Giordano di Foggia il 5 e 6 marzo e al Piccinni di Bari dal 7 al 10 marzo. Infine, dal 23 al 28 marzo sarà in scena al Bellini di Napoli.”Hotel Paradiso” racconta la storia di un piccolo hotel gestito da una anziana capofamiglia orgogliosa delle quattro stelle all’ingresso e della fonte curativa annessa. Tuttavia, l’apparenza inganna e mentre i suoi figli si scontrano per prendere il controllo dell’albergo, l’atmosfera diventa sempre più gialla e noir. Ci sono una cameriera cleptomane e un cuoco appassionato di macellazione, che presto porteranno alla luce un cadavere e coinvolgeranno tutti in una spirale di eventi senza via di scampo.”Hokuspokus” è uno spettacolo diverso dal solito per Familie Floez. Per la prima volta, gli attori si esibiscono sia con le maschere abituali che senza. La storia ruota attorno a una coppia che, nel corso del tempo, crea una famiglia e affronta i cambiamenti della vita. Mentre i figli crescono e lasciano il nido, i genitori invecchiano da soli fino all’arrivo di una nuova coppia. Lo spettacolo esplora il processo creativo delle creature mascherate e come esse trovino la loro strada nel mondo, forse incontrando i loro creatori lungo il percorso.Secondo Vogel, la lingua utilizzata da Familie Floez è quella del corpo, in cui tutti sono specialisti inconsapevoli. Il pubblico a volte impiega del tempo per capire e accettare che solo il corpo comunichi senza parole. Questa limitazione offre infinite possibilità creative. Gli attori di Familie Floez sono principalmente mimi formati alla scuola di mimo Die Etage di Berlino, ma ciò che fanno va oltre il mimo tradizionale. Si tratta di un agire senza parole, in cui si sente che le parole non sono più necessarie.Riguardo al metodo di lavoro, Vogel racconta che spesso un progetto nasce da una conversazione con Hajo Schuler. Negli ultimi anni hanno coinvolto sempre più persone nella creazione e sono diventati autori collettivi. Vogel era il regista principale, mentre Schuler si occupava principalmente delle maschere. Tuttavia, adesso anche Schuler dirige uno spettacolo, come nel caso di “Hokuspokus”.

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