lunedì 18 Agosto 2025
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Stallo in ARS: Manovra Ter rinviata, battaglia in arrivo

La discussione sulla manovra ter, un provvedimento di quasi 400 milioni di euro cruciale per le finanze regionali, ha subito un brusco stallo nell’aula dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS).
La scena, segnata da una fragile presenza di sostenitori governativi in sala d’Ercole, ha visto l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino, cedere di fronte alla pressione esercitata dai capigruppo di Pd, M5s e dal deputato Ismaele La Vardera.
Questi ultimi, con un’azione coordinata, hanno imposto il rinvio della discussione generale alla giornata successiva, precludendo così il tentativo del governo di accelerare l’iter approvativo entro dopodomani.
La decisione, apparentemente tecnica, riflette una situazione politica molto più complessa.

Il governo, evidentemente desideroso di evitare una battaglia parlamentare aperta, si è trovato a fronteggiare una forza d’opposizione agguerrita e organizzata.
Il rischio di un immediato passaggio agli articoli del disegno di legge, con il conseguente invadere di emendamenti potenzialmente destabilizzanti, si è rivelato troppo elevato per essere affrontato con la compostezza auspicata.
La mole di emendamenti proposti – un numero considerevole, superiore a 1.600 – testimonia la profondità delle divergenze tra maggioranza e minoranza.
Quest’ultima ha preannunciato un utilizzo massiccio di ogni strumento a sua disposizione, incluso l’ostruzionismo, per contrastare il provvedimento.
Questa strategia, se attuata, potrebbe significativamente rallentare l’iter approvativo e trasformare la discussione in un vero e proprio scontro di posizioni.

Il vice presidente dell’ARS, Nuccio Di Paola, ha gestito la situazione con la sospensione della seduta, aggiornandola ad una nuova tornata, lasciando presagire un confronto intenso e potenzialmente prolungato.

La manovra ter non è solo una questione finanziaria; essa incarna una serie di scelte politiche che riguardano lo sviluppo economico regionale, i servizi sociali e le infrastrutture, alimentando un dibattito che si preannuncia cruciale per il futuro della Sicilia.
L’esito di questa discussione avrà implicazioni significative per l’amministrazione regionale e per l’intero tessuto socio-economico dell’isola.

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