Nell’incantevole Alto Adige, quarantaquattro giovani esploratori, animati da un’insaziabile sete di scoperta, si sono distinti come Junior Ranger, consacrati ufficialmente al ruolo di custodi del territorio.
La cerimonia di premiazione, a cui hanno presenziato l’Assessore provinciale alla Protezione dell’ambiente, della natura e del clima, Peter Brunner, il Sindaco Albert Palfrader, la Direttrice di Ripartizione Virna Bussadori, e rappresentanti di prestigiose istituzioni come l’Alpenverein Südtirol, il Club Alpino Italiano Alto Adige e la Lia da Munt, sottolinea l’importanza del progetto e il sostegno congiunto che lo accompagna.
Questo programma, un’iniziativa triennale che da oltre un decennio irradia i Parchi Naturali dell’Alto Adige, è promosso dall’Ufficio provinciale Natura, in sinergia con l’Alpenverein Südtirol e il CAI, e rappresenta un investimento strategico nel futuro dell’ambiente alpino.
L’obiettivo primario è instillare nei giovani una profonda consapevolezza ecologica fin dalla più tenera età, trasformando la conoscenza in azione concreta e responsabilizzandoli nella salvaguardia del patrimonio naturale.
“L’educazione ambientale, fin dall’infanzia, è un atto di responsabilità verso le generazioni future,” ha dichiarato la Direttrice Bussadori, sottolineando come la familiarizzazione con la flora, la fauna e le dinamiche ecologiche del territorio locale non sia solo un arricchimento culturale, ma un fattore cruciale per promuovere comportamenti sostenibili e una vera e propria “vocazione” alla protezione ambientale.
I Junior Ranger, infatti, non sono semplici partecipanti a un’iniziativa formativa, ma potenziali moltiplicatori di valori e modelli virtuosi all’interno delle loro comunità.
L’impegno dei giovani custodi della natura non si ferma con la consegna del diploma.
L’inclusione nell’iniziativa europea “Gioventù in vetta – YAT” rappresenta un’opportunità unica per ampliare gli orizzonti, confrontarsi con realtà ambientali diverse e condividere esperienze.
L’undicesima edizione, incentrata sul tema “Our footprints in the alps – Le nostre impronte nelle Alpi”, ha permesso ai Junior Ranger del 2024 di addentrarsi nelle profondità del Parco naturale Sciliar-Catinaccio, guidati da esperti geologi.
Lì, hanno potuto decifrare i segni lasciati dalle forze naturali nel corso dei millenni, osservare gli effetti tangibili del cambiamento climatico sul paesaggio montano e immergersi nella ricchezza del patrimonio culturale locale, ascoltando racconti e leggende tramandate di generazione in generazione nel suggestivo scenario del rifugio Lettenhütte.
L’esperienza ha rafforzato il loro legame con il territorio e consolidato il loro impegno a preservarlo per le future generazioni.