Il sipario si è abbassato sulla trentesima edizione del No Borders Music Festival, un evento che ha consolidato il Tarvisiano come crocevia di culture e melodie, accogliendo un pubblico di trenta mila persone in cinque serate di musica e condivisione.
Dalle rive idilliache dei Laghi di Fusine, un palco aperto sul panorama alpino, si sono alternati artisti di risonanza internazionale: Ben Harper e The Innocent Criminals, l’energia contagiosa di Mika, l’eclettismo di Jovanotti, la profondità lirica di Lucio Corsi, l’autenticità dei Patagarri, l’esplosione balcanica di Goran Bregović e l’eleganza nordica dei Kings of Convenience.
L’impatto mediatico è stato considerevole, superando i cento milioni di visualizzazioni tra televisione, piattaforme social e media tradizionali, mentre l’indotto economico generato per il territorio del Tarvisiano ha stimato un contributo di otto milioni di euro.
“Trent’anni di No Borders Music Festival rappresentano un investimento strategico nel tempo,” ha sottolineato Gabriele Massarutto, presidente del Consorzio di promozione turistica del Tarvisiano, “un impegno che va ben oltre la semplice organizzazione di concerti.
Abbiamo costruito un’identità musicale riconoscibile, capace di attrarre artisti di elevato profilo e di creare un’esperienza unica per il pubblico.
“La dimensione turistica del festival è un elemento cruciale per l’economia locale.
Un’analisi dettagliata ha rivelato che la maggior parte del pubblico proveniente dai concerti, in particolare quello di Jovanotti, ha originato da regioni diverse, a testimonianza dell’attrattiva transregionale del No Borders.
Il festival non si configura quindi solo come un’iniziativa culturale, ma anche come un potente strumento di promozione del territorio e di fidelizzazione dei visitatori.
La collaborazione sinergica con Regione Friuli Venezia Giulia, Promoturismo, il Comune di Tarvisio e una rete di sponsor ha giocato un ruolo determinante nel successo dell’evento.
Il No Borders Music Festival si distingue inoltre per il suo profondo impegno verso la sostenibilità ambientale.
Riconosciuto come progetto virtuoso a livello europeo, il festival si fa promotore di pratiche concrete di conservazione e tutela del patrimonio naturale del Tarvisiano, adottando politiche di raccolta differenziata, eliminando la plastica monouso e sensibilizzando il pubblico sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente.
L’edizione 2024 ha ulteriormente rafforzato questo approccio innovativo, incentivando attivamente l’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici come biciclette e percorsi pedonali per raggiungere le aree concerto.
Il culmine di questo impegno è stato il primo “bike concert”, un’iniziativa lungamente covata e finalmente realizzata in occasione del concerto di Jovanotti, dimostrando come la musica possa unirsi alla mobilità sostenibile in un’esperienza coinvolgente e responsabile.
Il No Borders Music Festival non è solo un evento, ma un vero e proprio manifesto di un turismo consapevole e rispettoso del territorio.