sabato 16 Agosto 2025
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Friuli-Venezia Giulia: Resilienza e nuove assunzioni nonostante le sfide.

Il tessuto produttivo friulano-veneziano giuliano, nonostante le sfide estive, mostra una resilienza dinamica con un incremento significativo dei contratti di lavoro programmati, come evidenziato dal sistema di rilevazione Excelsior-Unioncamere.

Ad agosto, il numero di nuove assunzioni previste si attesta a 6.910, un dato che segna un progresso del 4,1% rispetto allo stesso mese del 2024, suggerendo una fiducia delle imprese e una domanda di lavoro in evoluzione.
Proiezioni trimestrali (agosto-ottobre) indicano un potenziale di 28.070 ingressi, con un aumento dell’1,6% rispetto all’anno precedente.

L’analisi settoriale rivela un quadro eterogeneo.

Il settore primario, pur rappresentando una porzione minore del totale, prevede 530 nuove assunzioni.

È il comparto industriale a mostrare un arretramento, con una diminuzione di 310 posizioni (-16,3% su agosto 2024), probabilmente a causa di fattori congiunturali e riorganizzazioni produttive.

La forza trainante di questa crescita occupazionale rimane il settore dei servizi, con ben 4.790 contratti previsti, un incremento sostanziale del 13,5%.
All’interno del settore dei servizi, il turismo si conferma il motore principale, assorbendo 1.770 lavoratori, con un’impennata del 52,6%.
Tale espansione riflette la ripresa del turismo e la crescente domanda di professionisti qualificati nel settore.
Parallelamente, i servizi alle imprese, con 1.340 richieste, mantengono una stabilità, segnalando un’attività costante di supporto alle imprese del territorio.

Tuttavia, l’indagine Excelsior mette in luce una problematica cruciale: la difficoltà di reperimento di personale.

Più di 4.000 assunzioni programmate risultano bloccate dalla carenza di candidati idonei, un dato che evidenzia una disconnessione tra l’offerta di lavoro e la disponibilità di competenze.

Le professioni più richieste includono figure tecniche per il turismo e l’ospitalità, analisti specializzati nello sviluppo di applicazioni, professionisti sanitari e sociali, personale di ristorazione e operai specializzati nel settore edile.

La risposta alle esigenze del mercato del lavoro richiede un approccio multifattoriale.
L’analisi rivela che le imprese sono disposte a ricorrere al lavoro immigrato per coprire circa 1.600 posizioni, sottolineando l’importanza dell’integrazione di forza lavoro proveniente da altri paesi.
Allo stesso tempo, si segnala un interesse significativo per i giovani under 30, che rappresentano il 32% delle assunzioni previste, indicando un impegno verso il ricambio generazionale e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
L’investimento in formazione professionale e l’orientamento verso le professioni più richieste dal mercato emergono quindi come strategie essenziali per colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro e sostenere la crescita economica del territorio.

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