sabato 6 Settembre 2025
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Truffa digitale a Biella: anziana raggirata, salvata dalla banca

L’ombra subdola della truffa digitale si è allungata ancora una volta sulla comunità biellese, manifestandosi in una vicenda che ha visto protagonista una signora anziana e un episodio di inganno abilmente orchestrato.
In una filiale della Biverbanca, un dipendente particolarmente attento ha sollevato un campanello d’allarme, intuendo una situazione anomala durante la gestione di due bonifici di notevole importo richiesti dalla cliente.
La sua prontezza ha portato all’intervento dei Carabinieri, i quali hanno immediatamente posto in essere le azioni necessarie per tutelare la vulnerabile donna.
L’episodio si inserisce in un contesto preoccupante di sofisticate truffe telefoniche, che prendono di mira soprattutto persone anziane, spesso isolate e particolarmente fiduciose.

Nel dettaglio, la signora ottantiduenne era stata contattata da un impostore, presentatosi come un dipendente di banca, con l’abile manovra di simulare un rimborso dovuto.

Il truffatore, sfruttando la credulità della vittima, ha manipolato la situazione, inducendola a rivelare codici personali indispensabili per accedere al conto corrente.
La dinamica sottolinea come i truffatori stiano affinando le loro tecniche, adottando strategie sempre più persuasive per carpire informazioni sensibili.
Il fatto che la signora si sia rivolta a due amici per accompagnarla in banca testimonia l’importanza del supporto sociale e della rete di relazioni come barriera contro l’inganno.
L’impiegato della banca, con la sua professionalità e sensibilità, ha avuto un ruolo cruciale, rassicurando la cliente e bloccando tempestivamente l’esecuzione dei bonifici fraudolenti.

Le indagini dei Carabinieri sono ora in corso per identificare e perseguire i responsabili, ma l’evento solleva un monito imprescindibile: la necessità di una maggiore sensibilizzazione e di una diffusa educazione finanziaria, soprattutto rivolta alla popolazione anziana.
È fondamentale diffondere la consapevolezza dei rischi legati alle comunicazioni telefoniche non verificate e ricordare che le istituzioni bancarie non richiedono mai codici personali per telefono.
L’episodio, purtroppo, si aggiunge a una serie di truffe simili, confermando l’urgenza di rafforzare la vigilanza e promuovere una cultura della prudenza digitale.

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